(v.zagn) 1) Il primo round va al Foggia, per il ricorso contro l’annullamento dei playout, mica però è detto che abbia ragione nell’udienza collegiale. La forzatura è evidente, ma anche un anno fa da parte del commissario Fabbricini, che cambiò il Noif, una norma da solo, cosa vietata.
2) Totti che vuole contare, Nedved che ogni tanto spara frasi, Zanetti all’Inter, Maldini e Leonardo al Milan, Comi al Torino è la bandiera meno bandiera. Meglio il Napoli, che non regala soldi nè visibilità a bandiere. E’ come la storia degli allenatori che partono dalle grandi squadre solo perchè personaggi e magari fanno i complimenti al presidente. E vogliono anche contare.
3) Gasperini alla Roma, la ricerca del gioco torna a premiare. Ci siamo rotti di Allegri e di D’Aversa, di Castori e di tutti i difensivisti del mondo. Il calcio è emozione, la dà il gioco offensivo, esattamente con gli esterni alti, come diceva Allegri ad Adani.
4) Dunque Moretti si ritira, esordì in nazionale con Conte a 34 anni, da centrale poteva battere il record di Costacurta, andare oltre i 42 anni. Vanta 600 partite in A, andò in Spagna con Corradi, al Valencia, e poi venne a giocare nel Parma. Ruta, invece, a sorpresa, poteva reggere sino alle Olimpiadi del 2028 con il metro di Federica Pellegrini.
5) Non solo gli allenatori, dunque, pagano per i risultati che non arrivano, aumenta il trend dei cambi dei ds. Il Chievo ha licenziato Romairone, ex buon attaccante di serie C, era subentrato a Carpi in serie A, quando tornò Castori, e non evitò l’immediato ritorno in B. La differenza fra Giovanni Sartori e i successori è enorme: Nember ex Lumezzane, Romairone. Alla Pro Vercelli aveva conquistato una serie B storica, dopo 64 anni, poi a La Spezia, Carpi e Chievo niente di eccezionale.
6) I 10 anni al manager del Kenya per corruzione. Chissà, magari Fabio Carini aveva un pizzico di ragione, su certi mali dell’atletica.
7) Dunque Juantorena giocherà una seconda Olimpiade, a 35 anni, nonostante sia logoro resta il miglior italiano nei suoi ruoli, Lanza non è così continuo. Zaytsev è stato un caso, si era già promesso a Civitanova, bastava pagare i 300mila euro di buyout, poi si è rimangiato la parola, o meglio il procuratore, secondo Cormio, è recidivo.
Mi pare di capire che non fosse rimasto volentieri con velasco, con Giani magari si troverà meglio.
L’impressione è di tattiche per penalzzare la squadra rivale che da un anno spende ancora più di Perugia. Intanto Civitanova firma con un polacco-lussemburghese, ma Zaytsev avrebbe avuto un impatto anche mediatico, resta il più amato, a prescindere. Però è strano che rinunci alla Champions, non avendola mai vinta, ha 32 anni, diventeranno 34 se arriverà in fondo alla sua prossima avventura.