(v.zagn) 1) Bologna, il calvario infinito di Sinisa Mihajlovic, il trapianto di midollo osseo da donatore non familiare. A 50 anni la situazione resta delicata, altro che calcio. Ma il Bologna poteva prendere un traghettatore, per questa stagione. I due vice non hanno grande esperienza, altri sono più accreditati.
2) La morte di Adriana Spazzoli a 50 giorni dal marito, era malata da tempo.
2) La ricetta per Balotelli è semplicemente dimenticarlo. Non ho mai visto nella storia dello sport, da 40 anni a oggi, uno così discusso e sopravvalutato. In nazionale ha determinato una partita sola, la semifinale con la Germania, con la doppietta. All’Inter il meglio lo diede da under 20, negli anni è diventato un attaccante come tanti, tipo Pazzini. Ma Pazzini è sempre stato esemplare, dentro e fuori il campo. Anche le cassanate erano diverse. Cassano è durato quasi 20 anni, con pause e litigate, Mario si è perso dopo Manchester. L’incidenza reale è ora da serie B.
3) Fabio Grosso contro la Roma. Fabio è il tipico eccellente uomo, che ha sfruttato la carriera di calciatore, campione del mondo, specialista mancino, esploso tardi, che grazie al nome è partito dall’alto, da allenatore, ed è discreto. Non da serie A.
4) I confronti fra le proprietà: la classifica di longevità con la serie A oggi e nella storia. De Laurentiis 15 anni di Napoli, il record è Ferlaino, oltre 30. Lotito è 15 anni, è il più longevo? La famiglia Sensi quanto è stata, alla Roma? Percassi in due tempi è certamente il più longevo, all’Atalanta.
5) San Marino, in gare ufficiali in casa non segnava da 6 anni e mezzo, ha segnato ancora Filippo Berardi, a segno anche due anni fa, nell’ultimo gol, fuori. Manca sempre il primo successo ufficiale.
6) Sempre più sport e squadre giocano due volte la settimana: calcio, basket (metà serie A ha le coppe), volley, pallanuoto. Chi è senza coppe o senza nazionali fa quasi un altro sport. Pensate a Reggio Emilia nel basket, da due anni senza coppe, nonostante la semifinale di due anni fa.
7) Pochettino esonerato, da 14°. Non basta una finale di Champions, come Eusebio, semifinalista, come Sacchetti nel basket da Sassari, come tanti vincenti e poi esonerati.
8) Uno slogan per ogni ct. Il contropiede di classe di Bearzot, la spettacolarità di Vicini, l’intensi intensi di Arrigo Sacchi, l’individualismo di Cesare Maldini, più convincente con l’under 21, il difensivismo del Trap – anche con la Corea -, anche la fortuna di Lippi, girone facile, di fatto un’unica grande vittoria, in casa della Germania. Donadoni discreto. Lippi bis male. Il buonismo di Prandelli, Ventura vedeva ombre, la paura di fallire l’ha fatto fallire e adesso la spettacolarità di Mancini. Che con Ibrahimovic all’Inter mica era così efficace. Neanche al Manchester.
9) Rieti, lo sciopero dei giocatori, la Berretti schierata per eludere le regole, l’allenatore non ha il patentino, la deroga è scaduta, dunque non si gioca.Il precedente della Pro Piacenza, che perse 20-0 con il Cuneo, si va verso un’altra radiazione?
10) Ginnastica, la morte di Melanie Coleman a 20 anni per una caduta in allenamento, dalle parallele.
11) Basket, il racconto del reggiano Nicolò Melli, le sue 5 triple con i Pelicans: a 13 anni era già a referto in serie A.
12) Il premio Sport e Civiltà, Cairo contrario alla super Champions league, legato a Ventura. “Quegli anni con Berlusconi: la segreteria non me lo voleva passare, nell’81”.
13) Motogp, i fratelli Marquez insieme. I fratelli di campioni nella stessa squadra: l’unica presenza di Digao nel MIlan, con Kakà, i Ngapeth insieme a Modena, nel volley. La galleria dei fratelli d’arte: i fratelli Kenny Roberts jr e Kurtis Roberts hanno corso due gare, al Mugello e in Catalogna nel 2007, con la stessa moto: la KR212, costruita dal padre Kenny Roberts sr. E prima i fratelli Salatino, argentini, nel ’61-’62.
14) Il mondiale di beach soccer, l’Italia degli sport nuovi, vari ed eventuali.