(v.zagn) 1) Normalizzatori: Allegri, Spalletti, Gattuso, lo stesso Inzaghi, Ancelotti. Meglio loro, come risultati, purtroppo, di chi cerca molto il gioco, Di Francesco, Sarri e Giampaolo che alla fine vincono raramente.
2) Reggio, la condanna a due anni per Vincenzo Iaquinta, cade l’associazione mafiosa. 19 anni al padre. Avevo seguito il processo, in parte, incontrato Vincenzo al supermercato, cercato l’intervista sua per anni. Conosciuto il padre e intervistato per Radio Bruno. Mi chiamava Bruno.
3) Il ratto dei dirigenti, l’Inter si è presa Marotta. Come Moratti prese Lippi. Che però si era dimesso, dalla Juve, per lasciare spazio ad Ancelotti. Moggi fece Napoli e Lazio, Roma e Torino, Juve, gli mancarono solo le milanesi.
4) Il sabato superiore alla domenica, con Juve, Roma e Inter. La domenica la gente ha meno voglia di andare allo stadio? O è per favorire gli sport vari?
5) I playmaker della serie A: senza più Pirlo, chi fa gioco? Il Milan pastrocchia perchè non ha un regista. Brozovic lo è, Borja Valero da sinistra, Pjanic, Magnanelli. Criscito a tratti faceva il playmaker, da centro sinistra della difesa, il Bonucci. La partenza della manovra dal centrale difensivo, Bonucci, appunto.
6) L’Eurolega di pallanuoto, con il derby fra Brescia e Pro Recco. Aumenta l’attenzione delle tv sul grande sport: Sky dà molto, Raisport anche, Sportitalia con la pallamano, calcio a 5. Restano giusto discipline piccole come l’hockey su prato, da lanciare.
7) Volley, i gironi delle coppe femminili. In Champions, la debuttante Scandicci è nel girone con Conegliano, Novara è con il Cannes. Modena e Civitanova insieme, fra i maschi.
8) Scherma, il ritorno in pedana di Elisa Di Francisca e di Martina Batini, neo mamme. E le mamme ritornate competitive.