A destra, Giuseppe Gibilisco, al centro Andrea Longo
(v.zagn) 1) Il solito squagliarsi delle italiane in Europa. L’Atalanta va agli ottavi, la Juve faticherà con il Villarreal nonostante il 2-2 in Spagna, la Lazio è uscita senza neanche raggiungere i supplementari, il Napoli ha preso 4 gol allo stadio Maradona in un’ora, dal Barcellona, teoricamente in crisi.
2) Il minimo di pareggi, 3 in 26 partite, per la Fiorentina. Sopra gli 8 pari ci sono soltanto il Genoa con 14, l’Udinese con 11, il Cagliari con 10 e il Sassuolo con 9. Nella lotta per la salvezza, sarebbero comunque utili, si gioca davvero sempre per vincere.
3) La voglia di scudetto della Juve, la rimonta analoga al 2015-16 è possibilissima, ora, con quel potenziale, unico, per la serie A.
4) Giovanni Simeone re di marcature multiple: 3 al Venezia, 4 alla Lazio, sempre al Venezia e alla Juve. Nella prima stagione in una squadra fa sempre benissimo, è nella seconda che si siede. Con il colpo del Cagliari a Torino, il Venezia diventa la terza candidata alla retrocessione, anche se deve recuperare la partita con la Salernitana.
5) Il campionato più bello, con 4 in lotta per lo scudetto, persino la Fiorentina, 8^ e potenzialmente in corsa per la Champions, dal Sassuolo in su per il 7° posto da Conference cup. Dall’Udinese in giù, dunque sono in 7, per tentare di salvarsi, con il Venezia in crisi.
6) La finale di coppa Italia del 1976-77. A metà ripresa gol di Aldo Maldera, scomparso, nel finale Giorgio Braglia. Fu l’addio al calcio di Mazzola e del paron Nereo Rocco, che allenava il Milan. Le formazioni: Albertosi; Sabadini, Maldera III; Giorgio Morini (12′ Boldini), Bet, Turone; Bigon, Biasiolo, Calloni, Rivera, Braglia. All. Rocco. Inter: Bordon; Canuti (70′ Guida), Fedele; Oriali, Gasparini, Facchetti (scomparso); Pavone, Merlo (76′ Grosselli), Anastasi, Mazzola, Marini. All. Chiappella. Angiolino Gasparini, dunque, titolare, nell’81 venne arrestato per detenzione di cocaina, era nel ritiro dell’Ascoli e fu la prima volta che quella droga entrava ufficialmente nel calcio. E la storia di Maurizio Grosselli, 3 partite in coppa Italia, nessuna in campionato, aveva 18 anni, ai tempi della finale, poi non andò oltre la serie C1, è un esempio di Carneade, assoluto, giocatore che nessuno ricorda ma titolare nell’unico derby di finale di coppa Italia.
7) Fiorentina-Juve, la provocazione di David Pizarro, ex viola: “Credo che i tifosi viola ricorderanno uno a uno chi sono i familiari di Vlahovic (ride)”. Ma è possibile che Dusan avesse un fratello morto durante la guerra. Sto controllando da mezz’ora, esce lifebogger, da donnaglamour.it, ma non c’è il nome di questo presunto fratello. In ogni caso non è una bella frase, anche se scherzosa, a radio Bruno Toscana.
8) Gli 80 anni di Dino Zoff, il mito, la serenità, il rapporto con Enzo Bearzot. La scelta di dimettersi da ct per la critica del premier Berlusconi.
9) La Cremonese sola in testa alla serie B. E’ il secondo capolavoro di Fabio Pecchia, dopo la promozione in A con il Verona, per il resto non ha mai completamente convinto, pur portando a casa la coppa Italia di serie C, con la Juve under 23, nell’anno del lockdown. I meriti di Ariedo Braida nella costruzione dei grigiorossi, a quasi 76 anni.
10) Parma, il rinnovo di Buffon, sino al 2024, per una stagione, sino ai 46 anni e mezzo: “Sarebbe stato un peccato tirarmi indietro. È una bella giornata – racconta -. È successo quello che volevo io, il presidente, i tifosi e spero tutta la città. Se non credessi in quello che stiamo facendo non avrei accettato il rinnovo. Questa per me è una sfida ancora molto entusiasmante. Sento di poter dare una grande mano. Non c’è niente di meglio che poterlo fare qui a Parma. Il presidente Krause ha molto entusiasmo, è ambizioso e ha ben chiaro dove vuole arrivare, anche se in questa prima fase ci sono stati colpi di assestamento”. Il Parma in questo momento è 9 punti dai playoff. “Il mio ritorno a Parma è stato condizionato da un legame profondo che ho sempre avuto con la gente di Parma e la città. In questo momento era importante compiere un atto di responsabilità dando la mia totale apertura a questo prolungamento”.
11) Le terne dei premiabili da Assocalciatori, ci sono anche per il calcio femminile, mancano giusto le 3 possibili allenatrici e i 3 arbitri della serie A femminile, per il resto c’è par condicio totale. Tanta Atalanta, giustamente, della Juve solo Chiesa e Cristiano Ronaldo.
12) Arbitro donna denuncia insulti sessisti, squalificato un allenatore nel campionato Under 14 alla Spezia. La società presenta ricorso. “Numerose frasi offensive e discriminatorie per motivo di sesso da parte dell’allenatore, di sostenitori e calciatori non meglio identificati”.
13) Finisce dopo 54 partite la striscia di imbattibilità della Juventus Women, battuta per 2-1 a Empoli. Dove è riuscito l’Empoli maschile (13 risultati utili per i bianconeri) sono riuscite le azzurrine, seguite da Rebecca Corsi, figlia del presidente. Quasi 3 anni senza sconfitte, la striscia è iniziata nel marzo del 2019 con Rita Guarino in panchina e proseguita quest’anno con Joe Montemurro. Due gol presi nel primo quarto d’ora, poi uno segnato e nel finale un rigore sbagliato.
14) La via di fuga degli sportivi dall’Ucraina è la Romania, ci sono arrivati l’ex arbitro Luciano Luci, designatore in Ucraina, Roberto De Zerbi con il suo staff, e anche per l’ex allenatore della Roma Fonseca, prima che poi ritornino nei rispettivi paesi. E l’ex designatore Nicola Rizzoli è consulente arbitrale in Ucraina.
15) Chi sono le 3 vittime sportive in Ucraina, il biathleta Malyshev, 19 anni, e due calciatori: Vitalii Sapylo (21 anni), del Karpaty, terza divisione ucraina, e Dmytro Martynenko, attaccante 25enne dell’Fc Hostomel, seconda divisione, di cui è stato miglior giocatore e anche capocannoniere.
16) L’ex campionessa di pallavolo Ekaterina Gamova, russa, contro Putin, su instagram. “Questa pagina vergognosa rimarrà per sempre nella storia del mio paese… Non avrei mai immaginato che la Russia avrebbe attaccato uno stato europeo, bombardato e sparato. Il mondo intero ora è contro la Russia, impone sanzioni. Non vogliono vederci nei loro paesi, vogliono isolarci. Il nostro governo deve fermarsi il prima possibile. Avrei potuto tacere? Avrei potuto. Ma mi vergogno e ho paura. Sappiate che in Russia ci sono molte persone contrarie a ciò che sta accadendo… Mi dispiace…”
17) Ezio Gamba, bresciano, si è naturalizzato russo, è stato oro a Mosca nel judo e argento a Los Angeles ’84. E’ stato maestro di judo di Putin. Csi, comunità stati indipendenti, era la sigla della Russia dopo l’Urss, dopo la disgregazione, e con quella dicitura partecipò agli Europei del ’92. Adesso si chiamerà Rfu.
18) Basket, la guerra riporta anche un campione in Italia. Daniel Hackett alla Virtus Bologna, l’esclusione dalle coppe di volley e di basket delle squadre russe può portare altri campioni. Per la Segafredo è un colpo in stile Zanetti, come Teodosic, Mannion e Belinelli, anche se i piccoli sono fin troppi. Hackett è stato a Treviso, Pesaro, Siena e Milano, dove vinse lo scudetto del 2014, alla 7^, su Siena, da allora è passato in Grecia, con un titolo all’Olympiacos, e poi l’Eurolega ’19 Mosca. Con la nazionale mai un buon rapporto con Petrucci e allora si è fermato nel 2019. Contratto sino al 2024, quindi due stagioni e mezza.
19) Basket, la sconfitta dell’Italia in Islanda dopo due tempi supplementari, le figuracce del nostro sport nella storia. Quando l’Inter perse in casa con i finlandesi del Turun Palloseura, nell’87. L’olimpica battuta dallo Zambia nella finale per il 3° posto all’olimpiade di Seul ’88. La sconfitta della nazionale di volley di Berruto con l’Australia, in World league, al punto che il coach chiese scusa.
20) Basket, i 60 anni Antonello Riva, il mito di Cantù e poi Milano. Ha il record di punto con la nazionale, da anni pubblicizza su facebook integratori: “Non mi piaceva più fare il dirigente”. Ne compie 90 Luis Vinicio, o’Lione, ex Napoli e da allenatore anche all’Avellino.
21) Volley, ho partecipato alla conferenza stampa di presentazione della coppa Italia. Il presidente di Lega Righi: “I 15 secondi per ogni servizio, abbiamo due ore su Rai2, sulle 2 ore la palla è in gioco solo 33′, mediamente. C’è la videocheck room, per abbassare la pressione ambientale su chi riguarda le immagini”. Insomma sarà diverso rispetto a Spezia-Roma, all’arbitro vicino ai tifosi e ai giocatori.
“Chi vince va in coppa Cev e a disputare la supercoppa della prossima stagione”. Le semifinali sono sabato, Piacenza-Perugia, con Perugia favoritissima, e Milano-Trento.
Leon: “Per l’ucraino Plotnisky la situazione è molto particolare, è concentrato su quanto deve fare, ha il supporto della squadra, per quanto vive l’Ucraina. A me non pesa essere considerato il migliore al mondo, da anni. Mi manca la Champions league, non ho tutti i trofei ma ogni giorno prego per restare in salute e inseguirli.
Lorenzetti: “La guerra riaccende il dolore nei miei genitori. Certe situazioni lasciano segni per sempre.
Piazza, allenatore di Milano: “Destabilizzare le solite 4 che si contendevano i trofei fa bene al movimento. Ci sono squadre per acchiappare tutti i trofei, nel volley è più difficile che ci sia il Verona di Osvaldo Bagnoli del 1985”.
Matteo Piano: “Quando ho scelto Milano, anni fa, ero conscio di non essere più da ogni finale, ma resto un sognatore e c’è la forza per provare a raggiungerle. Sono le stesse sensazioni che muovono le società a investire”.
22) Volley femminile, la 3^ sconfitta stagionale di Conegliano, a Novara. Aveva perso il mondiale per club e poi in casa con Monza. Le pantere non sono più invincibili e solo terze, in serie A1, dopo quei due anni perfetti.
23) Scherma. Daniele Garozzo ha finito gli esami, a 29 anni, fra un mese sarà medico. E’ la dimostrazione che sport e studio possono combaciare, il catanese nel fioretto vanta l’oro di Rio e l’argento di Tokyo: “Ho impiegato 10 anni e 5 mesi, ma neanche un minuto di quello studio è andato perduto”.
24) Scherma, il primo podio di Davide Filippi, padovano, nel fioretto, in coppa del mondo, al Cairo, a 23 anni.
25) Scherma, Olga Kharlan è alla Virtus Bologna, ucraina, è la moglie di Luigi Samele, l’argento azzurro a Tokyo. Lei super ai mondiali, non altrettanto alle olimpiadi.
26) Ad Ancona meglio che ad Aubière: un altro primato italiano per Sveva Gerevini, con 4451 punti nel pentathlon, diciassette in più di un mese fa in Francia. La cremonese di 25 anni piazza due risultati eccellenti, i 60 ostacoli in 8.38 e il lungo in 6,34.
27) Atletica, ai campionati di Ancona, il record italiano sui 60 indoor di Zaynab Dosso, 7”16, è di Rubiera, Reggio Emilia, originaria della Costa d’Avorio. Il flop di Larissa Iapichino del lungo, tre nulli, il terzo inizialmente è stato dato, a 6,50, poi invalidato in una sorta di Var postumo. 6″55 per Jacobs, dovrebbe scendere verso i 6”40 per essere da oro al mondiale indoor di Serbia, dal 18 al 20 marzo.
28) Coppia nella vita e sul ghiaccio, lanciano la sfida sui pattini a Milano-Cortina. Sara Conti, milanese, e Niccolò Macii, bergamasco, vengono dal 7° posto agli Europei di pattinaggio artistico di figura, hanno sfiorato la qualificazione a Pechino e diventano la nostra coppia per Milano-Cortina.
Alle olimpiadi di Pechino c’era un altro italiano, Richardson Viano, 19 anni, gareggia per Haiti, è stato adattato da una coppia torinese e è arrivato 34° nel gigante, primo haitiano alle olimpiadi.
29) Ogni tv valorizza gli sport di cui ha i diritti. La nazionale di rugby è su Sky e su tv8 e allora Rai2, la Domenica sportiva, dà solo il risultato. Le Zebre Parma sul 20, di Mediaset, e allora sui tg di Mediaset c’è il pezzo sui multicolor, anche se perdono regolarmente.
30) L’anno non è bisestile, come si festeggia chi è nato martedì 29 febbraio? Fra i nati del 29 febbraio, Ofelia Malinov, la pallavolista, e Sylvie Lubamba, con cui ho una bella intervista, a personaggio.