(v.zagn) 1) Va benissimo lo stop sulla serie C, ma almeno si potrebbe disputare il playoff per la quarta promozione, altro che sorteggio, ha ragione il presidente della Feralpi Salò, a rifiutare. Basterebbe anche solo un triangolare fra le seconde in questo momento.
2) “Si va verso il ricorso alla cassa integrazione, anche per i calciatori”, mi diceva ieri il segretario della Reggiana Nicola Simonelli. Per la serie C, nessuna squadra pare già avere raggiunto l’accordo economico, per lo stop.
3) 25 anni fa, il 15 aprile, l’inaugurazione del primo stadio privato, in Italia, l’attuale Mapei, con la Juve. Dal Cin, naturalmente, e tutta la battaglia contro di lui di Del Rio e del sindaco Spaggiari. Raccontata raramente, a livello nazionale, la sinistra contro il suo essere di destra.
4) Dove si gioca. Il baseball a Taiwan, il calcio in Bielorussia, nonostante 2500 vittime, in Nicaragua, Burundi e Tagikistan.
5) Ha ragione Gourcuff: “Il calcio può dimezzare lo stile di vita, nessuno diventa povero”. E’ il padre dell’ex milanista, l’allenatore del Nantes.
6) Il mese e mezzo di stop permette di riassaporare le gioie olimpiche, le partite d’altri tempi, le finali particolari di Coppa dei Campioni, il Nottingham Forest sul Malmoe, ad esempio.
I videoracconti
1) Paolo Condò: “Il Piccolo e la Gazzetta, Sconcerti e le interviste, Sky, i libri e il basket. Ma Antonio Di Rosa mi fece fuori da capo del calcio”.
2) Marco Pietro Maria Lombardo Giassetti: “Il Giornale e Stile, il tennis e l’Inter, il lifestyle e il politico. Wimbledon e la cronaca”.
3) Giovanni Pepi: “34 anni da condirettore del Giornale di Sicilia, il responsabile è l’editore Ardizzone”.
4) Sky, Pio d’Emilia: “La dieta per una campagna, il Giappone, il manifesto”.
5) Fulvio Scaglione, una vita a Famiglia Cristiana, racconta la Russia.
6) Gli statistici, Lanfredo Birelli racconta l’arte dei numeri per i quotidiani. “Ma cercavo anche notizie curiose per Pressing, con Raimondo Vianello”.
7) Gli allenatori, Ninni Corda: “Sono Gianburrasca, come Mourinho e come Eziolino Capuano. Mi sono portato nel calcio il presidente, al Como e adesso a Foggia, così non mi può esonerare. Ho rapporti solo con lui. Tanti portano gli sponsor in società per rilanciarsi. Tanti continuano a trovare squadra senza meriti. Il nome conta sempre”.
8) Basket, Renzo Tombolato: “I 10 trofei a Cantù e i 2 a Roma. In nazionale fui penalizzato da un incidente in auto. Vivo a Gorizia con mia moglie, avevo un negozio di musica, ho lavorato per il Coni giuliano”.
9) Il wrestling, con le due migliori d’Italia, almeno per Wiva, una delle 7 federazioni, di Reggio Emilia. Celeste e Adriana, ovvero Eretica e Emily Ramirez. Celeste: “Tutto il wrestling, in tv, e’ predeterminato, in pratica i match sono fasulli, e’ solo spettacolo, ci sono degli sceneggiatori o comunque i capi delle organizzazioni che, da sempre, anche in America, nei formidabili anni ’80, erano comunque concordati. E’ il bello del nostro sport”. Adriana Cicinelli: “Ci offendiamo, se un uomo contro di noi non picchia forte”.
10) I primi stranieri arrivati in Italia, l’ora con Van De Korput, il baffo difensore del Torino. Uno per squadra, a 16 squadre, dopo 12 anni di blocco, 40 anni fa: “Olanda e Feyenoord, Colonia e Belgio. Noi primi stranieri, dall’80”.
11) Basket, Kenneth Barlow: “Quell’anno a Milano con il triplete, con Dan Peterson e Bob McAdoo, a 21 anni. I 37 punti e 16 rimbalzi a Reggio Calabria, contro Milano. Le promozioni in A1 con Montecatini e Livorno, le coppe al Maccabi e al Paok Salonicco. Gallinari e’ il mio giocatore preferito”.
12) La storia del nipote di Meazza, in Spagna per lavoro. “Dieci anni fa il mio libro sul nonno, dribbling e gol”.