(v.zagn) 1) Oggi compie 40 anni Samuel Eto’o, l’attaccante del triplete dell’Inter, che si adattò a fare l’esterno, a difendere, a Barcellona.
2) Gli stadi intitolati a viventi, il Maracanà diventa Pelè, in Paraguay; ad Asuncion, uno stadio si chiama Roberto Bettega. A chi si potrebbero intitolare i grandi stadi italiani, il Sardegna arena a Gigi Riva, il Bentegodi a Osvaldo Bagnoli, sono i presidenti onorari, il Tardini a Nevio Scala, esempi. Per l’Olimpico scegliamo una bandiera di Roma e Lazio.
3) Gli insulti razzisti su instagram al francoalgerino Adam Ounas, per avere segnato al Torino, con il Crotone: “Figlio di… devi svegliarti morto domani, devi morire, coglione, sei un cancro del c..”. Una raffica incredibile, rarissima.
4) I Veron come i Maldini, nell’Estudiantes nonno, padre e figlio. Cercherei altri casi.
5) La parabola di Low alla guida della Germania, la lascerà dopo gli Europei. Ha vinto il mondiale del 2014 ma ha anche perso parecchio, è il ct più longevo, in carica dal 2006.
6) I Rangers tornano sul tetto di Scozia dopo 10 anni, ne sono passati 9 dal fallimento, con ripartenza dalla quarta serie. E’ il titolo numero 55 nella storia del club, dal fallimento aveva sempre vinto il Celtic, l’altra squadra di Glasgow. Rangers imbattuti da 32 giornate e sempre vincenti nelle 16 gare.
Le strisce più lunghe: 15 scudetti di fila per il Tafea (Vanuatu, dal 1994 al 2008-09); 14 per il Lincoln (Gibilterra) dal 2002-03 al 15-16 e lo Skonto Riga (Lettonia) dal ’91 al 2004; 13 Rosenberg (’92-2004, Norvegia) e Bate Borisov (Bielorussia, 2006-2018); 11 Dinamo Zagabria (Croazia, 2005-06/2015-16), 10 Dynamo Tbilisi (Georgia, 1990-1999) e Dynamo Berlino (Germania dell’Est 78-79-87-88), seguono Juve e Celtic, la striscia juventina è aperta, quella degli scozzesi si è fermata. I club più scudettati d’Europa. 55 scudetti Rangers (Scozia), 53 Linfield (Irlanda del Nord), 51 Celtic (Scozia), 45 Olympiacos (Grecia), 37 Benfica (Portogallo) e 36 Juventus (Italia).
7) La nazionale di calcio a 5 qualificata con due giornate di anticipo per gli Europei dell’anno prossimo, in Olanda, grazie al successo sul Belgio.
8) Sir Alex Ferguson, la biografia: “Dopo l’emorragia non riuscivo a parlare, nel 2018. Mi è sempre dispiaciuto lasciar partire i giovani dal Mancheter United, spezzare i loro sogni”. Fra questi c’era il talento di Giuseppe Rossi.
9) Volley, mamma e figlia contro, nella serie B2, a Garlasco. E’ accaduto un mese fa, in realtà, vedo ora, Katarina Kovacova, con Garlasco, contro la 16enne Carolina, della seconda squadra di Busto Arsizio. Per il giorno della festa della donna.
10) Tuffi, quanto è potente la romana Chiara Pellacani, campionessa italiana di tuffi. Raro, a 18 anni, nello sport che privilegia magre e definitissime, tantopiù considerata la giovane età, ufficialmente è data 155 cm per 53 chili. Una panoramica delle sportive non magre, a partire da Chiara Rosa, del peso.
11) Il quarto posto nel triplo, agli Europei di Torun, in Polonia, di Tobia Bocchi, parmigiano, 24 anni, per 2 negli Usa, alla Ucla Bruins, con una borsa di studio. Le borse di studio negli Usa per gli sportivi italiani o comunque chi va negli Usa all’università. Nel basket, Alessandro Lever, ex Reggio, ma pure Davide Moretti, figlio di Paolo, ora all’Armani Milano. Amedeo Della Valle è stato al college.
12) Damiano dei Maneskin e Gianmarco Tamberi, sono i personaggi che piacciono tanto ai giovani italiani. Magri, istrionici, ambigui, magnetici. Zaniolo, Gimbo. Tutti e 3 hanno oltre 100mila follower su instagram. E poi dovrei pensare ad altri personaggi del genere, che piacciono alle giovani. Io preferisco Bonera, 40 anni quest’anno, fra i collaboratori di Pioli. 785 follower su instagram. Intendo che lo sport è fatto anche di normalità, di anonimato, non per forza di personaggi che con le foto e i video e la bellezza diventano milionari.
13) Sci, la coppa del mondo di Marta Bassino, di gigante. Unito all’oro nel parallelo mondiale, il personaggio.
14) Pallanuoto, cambia ancora il ct, arriva Carlo Silipo, che ha 3 pizzerie, una a Malta. Me lo raccontava al festival della Gazzetta, un anno e mezzo fa, nel secondo youtube che da lunedì è chiuso e chissà se e quando ritornerà. Subentra a Paolo Zizza, che paga la mancata qualificazione alle Olimpiadi ed è durato solo un anno e mezzo, metà mandato fermato dal covid.
15) Showboard, la grandezza di Fischnaller, a 40 anni la coppa di gigante, dopo l’argento iridato. Gli altri grandi longevi degli sport invernali, a partire da Armin Zoeggeler nello slittino.
16) Il ritorno sul podio di Arianna Fontana, argento ai mondiali di short track, dunque la portabandiera dell’ultima Olimpiade della neve non ha smesso.