Zizzagando. 15 titoli di sport

Con Kevin Bonifazi

(v.zagn) 1) Il Sassuolo: la favola di Raspadori, alla prima da titolare segna praticamente due gol, è azzurrino dai 15 anni, molto quotato già in avvio di stagione. Il coraggio di De Zerbi nel cambiare 9 uomini, rispetto a Bologna. Caputo, il bomber arrivato in serie a a 30 anni, produttore di birra. Con Berardi e Boga, raggiunge i 38 gol. Solo Caputo, Ronaldo e Immobile sono andati oltre le 15 nelle ultime due stagioni.

2) La solita crisi della Lazio a fine stagione, come due anni fa, quando perse un quarto di finale facile, in Europa league, in Austria, e poi all’ultima giornata la qualificazione in Champions, con l’Inter.

3) I secondi posti inattesi, l’Atalanta può imitare l’Udinese del 1950 e la Triestina del ’48. Il quadriennio bergamasco è un ciclo senza eguali, fra le provinciali, va oltre il triennio dell’Udinese a inizio decennio, con il 4°, 3° e 5° posto in A.

4) L’astuzia di Dybala nel cercare il tocco di mano, già a fine primo tempo ci aveva provato, la palla però era rimbalzata sulla schiena. E’ l’eccesso della norma che premia con il rigore a prescindere, il tocco con la mano.

5) Le analogie fra il primo anno di Conte all’Inter e quelle di Lippi, che finì quarto, allo spareggio per il preliminare di Champions con il Parma, nel ’99-2000. Ex juventino, pure – più osteggiato perchè aveva lasciato la Juve 4 mesi prima – grande carattere, si sarebbe dimesso dopo l’uscita al preliminare di Champions. Si era portato i fidi Peruzzi e Jugovic, ebbe anche Blanc. Si trovò Paulo Sousa, lasciava in panchina Roberto Baggio – che lo salvò contro il Parma -, aveva Seedorf, Vieri e Zamorano. Attese ancora più elevate.

6) I campioni e la bilancia, Balotelli è uno e 90 per 99,8. Ronaldo, Sodinha del Modena, Signori quando era al Bologna, dopo un’operazione alla schiena. Muriel, all’Udinese.

7) Patric morde Donati e prende 4 giornate. Il re del morso era l’uruguagio Suarez. Quando Cuoghi morse un polpaccio a Cerezo, in Pisa-Sampdoria.

8) Al Pescara debutta in serie B, come allenatore, Andrea Sottil. Esce il cattolicissimo Legrottaglie – il Pescara giocava bene ma senza fare risultati -, entra il tecnico che ha il figlio Riccardo in serie A, nella Fiorentina. E’ l’occasione per raccontare il figlio – me l’avevano raccontato a lungo i nonni, mai pubblicato – e per chi ha i figli, fra serie A e B. Pioli al Milan ha un figlio, Gianmarco, come match analyzer. Zenga ha tre figli: Andrea ha 27 anni e dal 2015 ha smesso, era all’Osimana, portiere; Jacopo fu anche in C1, ora è in Eccellenza, attaccante. In B, Pierpaolo Bisoli (Cremonese) è il padre di Dimitri, infortunatosi a casa, al Brescia.

9) De Biasi sarà ct dell’Azerbaijan, con Claudio Bellucci e Benny Carbone nello staff. Era stato a un passo dall’Iran, a inizio anno. Il miracolo con l’Albania.

10) La morte di Jack Charlton, era bandiera del Leeds, è stato allenatore della miglior Irlanda di ogni tempo, qualificata agli Europei dell’88 e ai quarti di Italia ’90. Era stato con il fratello Bobby, vivente, fra gli eroi di Inghilterra ’66.

11) La figlia di Fulvio Polesello nell’Italia under 17. Come la figlia di Frosini e di Pietrini, ex pivot hanno campionesse in erba, Elena Pietrini avrebbe forse disputato da titolare gli Europei, se non avesse rinunciato per fatica.

12) La Roma non conferma Sebino Nela come dirigente al femminile. Pallotta aveva già rinunciato alla bandiera Tempestilli, fra i dirigenti, a tenere De Rossi, per il fine carriera, ha congedato Petrachi, il ds, prima del termine della stagione. E ha cambiato vari ds, nella sua gestione.

13) Baseball a 6, dunque, addirittura, in serie A, ha rinunciato anche Nettuno, è un campionato regionale, con Emilia Romagna e Macerata per le Marche, solo 7 inning, per accorciare le partite. E’ come levare un tempo dalla pallanuoto. Come sarebbe accorciare le partite di ogni sport di un quarto.

14) Volley, la prima volta in Champions league femminile dell’Italia con 4 squadre: Novara campione uscente, Conegliano finalista, Busto Arsizio e anche Scandicci, che era ai quarti.

15) Short track, la morte a 27 anni dell’olandese Lara van Ruijven, per un disturbo autoimmune che, degenerando, ha causato gravi complicazioni. E’ la conseguenza di un malore accusato sui Pirenei, durante un allenamento in bicicletta. Fu la prima donna del suo paese a vincere un mondiale sui 500 m.

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