(v.zagn) 1) Panchine girevoli, ai massimi livelli, continuamente. Zidane lascia il Real Madrid, Koeman il Barcellona, Conte l’Inter, Pirlo la Juve, Gattuso il Napoli, ma tantissime, situazione unica.
2) I 50 anni dalla morte di Armando Picchi, Gianfranco Bedin mi diceva che era già un grande allenatore.
3) La scelta spiazzante del Parma, Enzo Maresca allenatore, ha vinto la Premier league 2 con il Manchester City, anni fa era stato esonerato dall’Ascoli, aveva debuttato dalla serie B, eccessivo, come per tanti allenatori. E’ una scelta azzardata.
4) Paratici lascia la Juve, dunque. Paga l’affaire Suarez, la scelta di Sarri, il mercato che non convince. In realtà il presidente Agnelli dovrebbe salutare se stesso per la superlega e tutti gli errori eventuali avallati. Così torna Allegri e ritorniamo al suo calcio sparagnino, modello Conte.
5) Gli scudetti non più monolitici: in Italia l’Inter interrompe la serie della Juve, in Francia il Lille sul Psg.
6) La morte di Tarcisio Burgnich, naturalmente, ricordato da ex compagni dell’Inter e della nazionale.
7) Gli 80 anni di Gianpaolo Pozzo, seguono di 8 giorni quelli della moglie, Giuliana Linda (il cognome). E’ il patron più longevo, dall’86, esclusa naturalmente la famiglia Agnelli. Il nordest, lo stadio di quasi proprietà, il pubblico, Zico e i due preliminari di Champions league. In serie B, i Gabrielli sono al Cittadella dal ’73, come da mio racconto per Libero di un decennio fa, intervistona al patron Angelo, che andava allo stadio con il respiratore.
8) Gattuso alla Fiorentina, per ora è un lusso, può cambiare la storia viola, finalmente di patron Commisso. De Zerbi in Ucraina dispiace, meritava una grande, fra Napoli, Fiorentina, la stessa Inter, addirittura.
9) Una società professionistica, la Sambenedettese, in serie C, si può portare a casa da fallimento con appena 540mila euro, avessi soldi ne piglierei una, per prendermi soddisfazioni. L’immobiliarista Renzi dovrà però fronteggiare il debito, almeno in parte, è romano, di adozione, e ha battuto un coreano, si partiva da 400mila euro.
10) L’uscita anche del Bari, di Laurentiis, agli ottavi di finale, di fatto della serie C. Fuori anche il Modena, a sorpresa, 0-2 con l’Albinoleffe dall’89’ e poi un rigore.
11) Le proprietà che investono soldi negli stadi: gli americani al Picco e al Tardini. Ma gli stadi non sono privati.
12) La fiaba del sottomarino giallo, dunque, il Villarreal, dal rigore sbagliato da Riquelme, nella semifinale di Champions, una quindicina d’anni fa, al rigore parato da Rulli al portiere De Gea. 50mila abitanti, solo 10mila in più del Sassuolo. Capitale della ceramica, pure, il Villarreal.
13) Nuoto, Benedetta Pilato, il record sui 50 rana, disciplina non olimpica, la precocità superiore a Federica Pellegrini, lo stile non così popolare e il personaggio non glamour.
14) Pallanuoto, l’affrescone su Brescia, c’ero, anche dopo, alla cena dello scudetto, è il secondo. La Pro Recco perde dopo 14 anni. “Ma resta più favorita di noi, in Champions”. Videoracconto.
15) Tiro a volo, Chiara Cainero oro nello skeet, da due volte mamma.