(v.zag) 1) Tudor resta la sorpresa dell’anno, con il 4-0 del Verona sull’Udinese, dove per due volte subentrò salvando la squadra ma poi venne puntualmente esonerato. Ha perso anche Kalinic, che ha rescisso il contratto, eppure resta vicino alla zona Confere.
2) Genoa e Salernitana restano staccate, sul fondo, i granata a -9 dalla zona salvezza sono sempre più appesi a un filo. Il Cagliari con il punto di Empoli risponde in parte al colpo del Venezia a Torino, sa recuperare.
3) I limiti dell’Atalanta, fuori ai quarti di coppa Italia, in casa, con un probabile errore arbitrale, e ai gironi di Champions. E’ difficile che arrivi seconda, speriamo faccia strada in Europa league.
4) La Juve da scudetto, non è tardi, nonostante i potenziali 11 punti di ritardo dall’Inter. E’ quasi impossibile, ma almeno il secondo posto è alla portata, Vlahovic incide tanto, un po’ anche Zakaria.
5) Serie B, la prodezza di Montalto in Reggina-Crotone, segna da dietro la linea di metà campo, a inizio ripresa, decidendo il derby calabrese. I due gol dalla propria metà campo di Castagnetti, nelle scorse due stagioni, con la Cremonese.
6) Basket. Andrea Cinciarini è il primo italiano a realizzare una tripla doppia, in serie A, con 12 punti, 11 rimbalzi e 10 assist. A quasi 36 anni, l’ex capitano di Milano è tornato a Reggio Emilia, che portò alla prima finale scudetto. E’ l’8° giocatore di ogni tempo a riuscirci, in serie A, la tripla doppia mancava da 18 anni. Per un playmaker la difficoltà è raggiungere la doppia di rimbalzi, ma anche il numero di assist è ragguardevole.
7) Olimpiade, il 5° posto a 18 anni per Leonardo Donaggio nel sci freestyle big air. Il veneziano azzecca un 91, poi l’81, cade nell’ultimo tentativo per raggiungere un podio che non è mai arrivato. L’azzurro più giovane ottiene il risultato migliore di sempre.
8) Le due cadute iniziali di Mikaela Shiffrin, con 11 porte affrontate in due gare. I punti di contatto con la pressione che non ha retto Simon Biles, alle olimpiadi di Tokyo. Era favoritissima, è caduta, comunque ha portato a casa due medaglie. Mikaela Schiffrin cade anche nello slalom della combinata, ha mancato le medaglie in 5 gare, le resta solo il team event.
9) Biathlon, Dorothea Wierer raccontata dal marito, Stefano Corradini, allenatore di sci di fondo.
10) Sci. Il secondo posto di Sofia Goggia e il terzo di Nadia Delago, più il 5° di Elena Curtoni, in discesa libera. Quando lo sci dà emozioni come una finale mondiale di calcio. Il punto più alto nella storia dello sci femminile, anche senza oro, la vera valanga rosa è questa. Il recupero di Sofia Goggia ricorda Franco Baresi, menisco alla prima del mondiale, a Usa ’94, e poi in campo per la finale, con rigore sbagliato. Argento e bronzo fanno più di un oro.
11) Sci, l’8° posto di Giuliano Razzoli, nello slalom, la sua commozione: “La lezione di vita dello sport”. A 37 anni è la sua ultima olimpiade, resta il migliore degli italiani, Tommaso Sala è 11°, era stato il miglior azzurro nella prima manche, Alex Vinatzer è saltato nella seconda. Per Razzoli c’era il tifo degli anziani, soprattutto, all’ostello parrocchiale di Villaminozzo, sull’appennino reggiano.
12) Le infiltrazioni con plasma ricco di piastrine dietro il recupero record di Sofia Goggia. “L’impiego sui legamenti crociati è recente, sono pochi i casi trattati”, dice il dottor Zorzi, dell’istituto ortopedico di Negrar, Verona. Il Prp è un gel che si ottiene da un normale prelievo di sangue venoso del paziente, successivamente centrifugato, con il risultato di un composto concentrato di plasma e piastrine.
13) Short track. Arianna Fontana e il suo record di 11 medaglie, una in più di Stefania Belmondo, la polemica con uno degli staffettisti di bronzo: “In allenamento mi faceva cadere, altri 4 anni così non li reggo”.
14) “Sofia Goggia è molto egocentrica – l’accusa di Maria Rosa Quario, mamma di Federica Brignone, a radio Capital -. Ha una determinazione impressionante ma il suo infortunio non era così grave perchè è tornata dopo 23 giorni e se uno si rompe una gamba non credo che possa tornare in pista così presto. Sofia si vede molto al centro dell’attenzione, si piace, si loda tanto e gode. Cerca attenzione da morire. Federica invece è timida e non le importa di piacere alla gente. Sofia e Federica non sono mai state amiche, non si sono mai prese. Goggia ultimamente ha detto che sono amiche, ma non è vero!”. Ninna scrive per Il Giornale dall’86 e anche per Sciare magazine.
15) Olimpiadi, i volti della sconfitta. Nel pattinaggio artistico, la russa Kamila Valieva cade due volte, il sospetto doping la soggioga psicologicamente e perde anche il podio, era favorita, a 15 anni, la più giovane in gara, gareggia con gli asterischi, con il rischio di perdere le medaglia, nella gara individuale arriva quarta.
16) Sono olimpiadi, certo, però mi pare valgano un terzo delle olimpiadi estive, al di là delle medaglie, degli italiani. E poi quegli sport nuovi, skeleton, lo stesso snowboard, anche spettacolari però è difficile proprio entusiasmarsi. Lo stesso curling, affascinante ma complicato. La scelta della Rai, di replicare spesso, notte e giorno, non si capisce bene tutto. Fra l’altro Raisport non si può registrare. Il commento di Eurosport è più pittoresco, sanguigno.
17) Scherma. La prima vittoria in coppa del mondo di Valerio Cuomo, nella spada, è il figlio dell’ex ct Sandro, napoletano, che nel ’98 vinse per l’ultima volta in coppa. Valerio era appena nato: ora ha vinto a Sochi, in Russia, e altri due azzurri sono fra i primi 8.
18) Football americano. Il 2° superbowl dei Los Angeles Rams, in rimonta su Cincinnati, a zero vittorie in 3 finali: finisce 23-20. La proprietà della squadra campione dell’Nfl è la stessa dell’Arsenal, in Premier league, con Stan Kroenke. L’anno scorso vinse Tampa Bay, è dei Glazer, proprietari anche del Manchester United. Mvp è il rosso Cooper Kupp, anche giocatore offensivo dell’anno. La distanza abissale fra il nostro football americano, peraltro campione d’Europa, con la nazionale, e l’Nfl, molto più ampia rispetto alla distanza fra serie A di basket ed Nba.