(v.zagn) 1) Aveva ragione Tommasi, ci si doveva fermare, il numero di positività fra i calciatori e staff è in lievitazione: magari la tabella su quanti sono, in serie A.
2) C’è una remota ipotesi che questo scudetto non venga assegnato, ripercorriamo tutti i non assegnati e assegniamoli. L’ultimo revocato alla Juve magari andrebbe al Milan, è del 2004-05. Approfittiamo di queste settimane di stop per assegnare quelli in palio durante le due guerre mondiali, anche.
3) Riviviamo in tv le favole più belle, le provinciali in Europa, i mondiali per club con le italiane, le partite decisive degli anni ’70. L’uscita del Milan con il Porto, nel ’79, in coppa dei Campioni, 0-1 a San Siro, con Giacomini, l’errore di Albertosi. Vicenza-Dukla Praga, Cagliari-Atletico Madrid, le più belle e le più brutte, Cesena-Magdeburgo, Atalanta-Malines. Il punto più alto nella storia in Europa dei vari club.
4) Vi ricordo il figlio di Andreotti, che non perde mai la Lazio all’Olimpico, Stefano, mentre il papà tifava Roma, naturalmente. Abbiamo parlato dei campioni preferiti dal padre, dei suoi, dei momenti chiave nella storia di Roma e Lazio.
5) Fermare anche gli allenamenti, di tutti, fermare le partite internazionali o comunque evitare il contagio in Europa. Fare altro, riscoprire il piacere di casa, del condominio, della sala giochi del condominio, calmarsi se non si gioca e dunque non si guadagna, non muore nessuno.
6) Rugani, il ritratto del primo calciatore positivo della serie A. Per anni è stato l’unico difensore del calcio professionistico italiano mai ammonito. Per Allegri era un problema, è troppo soft, nei contrasti. Il papà chiedeva più spazio, su instagram.
7) Basket, Umberto Gandini presidente della Lega, dopo una vita nel Milan e due anni alla Roma, inatteso. I cambi di sport: Montali e Velasco, aveva rifiutato Massimo Righi, del volley. Sembrava dover fare l’ad – ne sceglieranno un altro -, scelta comunque inattesa, poichè sembrava Livio Proli l’uomo giusto, indicato da Sassari, dal presidente Sardara.
8) Al Norwich l’unica donna proprietaria, in Premier, che fine hanno fatto le presidentesse italiane: Francesca Menarini al Bologna venne stregata da Mihajlovic, ma fallì, Valentina Maio al Lanciano si innamorò dell’attaccante Turchi, la società è fallita. Valentina Mezzaroma è finita con il Siena fallito del fratello, Rosella Sensi dalla Roma è alla serie D. Ludovica Mantovani è adesso in Figc. 4 bellissime più Barbara Berlusconi state o sono in Europa. Bedy Moratti era nel cda dell’Inter, attrice. Betty Piantoni, che non conosco, fu al Palazzolo e al Chiari, nel Bresciano. Nel 2006 Valentine Demy, la pornostar, fu presidentessa del Pontedera, brevemente.
Deborah Caldora fu al Pescara nel 2009-10, si dimese dopo una stagione, nonostante la promozione in B, è figlia di Armando, presidente della prima promozione dei delfini, nel ’77.
9) I 100 anni di Celina Seghi, sciatrice pioneria.
10) Naturalmente la 3^ coppa del mondo per Michela Moioli, l’avevo incontrata da solo, due anni fa. L’amicizia con Sofia Goggia, la passione per gli animali.
11) Scherma, la doppia qualificazione alle Olimpiadi per la sciabola. Dunque vanno a Tokyo Martina Criscio e Aldo Montano, che a 41 anni e mezzo disputerà la 5^ Olimpiade.
12) Atletica e calcio. Andrea Nuti: “Dai 400, finalista in staffetta a Barcellona ’92, a preparatore nel calcio: 11 anni all’Inter – triplete con Mourinho con gli infortunati – e i 7 a Carpi, dalla B alla quasi salvezza in B, la scorsa stagione”. Vive a San Donato Milanese: “Qua c’è anche Genny Di Napoli, che lavora per la Puma”. Adesso Nuti aspetta una squadra e va al campo di atletica, dal vecchio allenatore: “Non adesso per il corona”.