(v.zagn) 1) I passaggi da una squadra all’altra della stessa città, Aglietti è passato dalla promozione con il Verona – che con Grosso stava mancando persino i playout -, da subentrato, al nuovo subentro, sull’altra sponda, al Chievo. Marcolini aveva fatto benino, la squadra non è super, piuttosto non meritava la chance, arrivata solo perchè è un ex gialloblù: a Lumezzane si è solo salvato, in C1, al Real Vicenza, neopromosso in C, fu esonerato e poi richiamato, con 7° posto. Esonerato al Pavia, poi il Santarcangelo – dove l’ho conosciuto -, poi Alessandria al posto di Stellini, con vittoria della coppa Italia. Era stato scelto dall’Avellino, che poi fallì. All’Albinoleffe, in C, subentrò ad Alvini, niente di che. L’occasione della vita, in B, era da 6,5.
2) Il Cagliari pensa a Max Canzi, allenatore della primavera, già vice al Siena e al Latina, con Mario Beretta, dal 2015 è all’under 19 rossoblù, ma chi è?
3) Zenga: in Italia è stato brillante solo in una stagione, al Catania, a Palermo magari non meritava l’esonero, alla Sampdoria uscì nel preliminare di Europa league e venne esonerato, ma non aveva dimostrato abbastanza da meritare il Doria. Negativi i subentri a Crotone e a Venezia, in laguna è stato esonerato. Stramaccioni andò molto bene solo per alcuni mesi, all’Udinese da 5, non granchè al Panathinakos e allo Sparta Praga, meglio in Iran.
4) Cremonese, il 4° allenatore è Bisoli, tutti indietro, antigioco, come D’Aversa, Castori e non tanti altri. Rastelli di nuovo esonerato. Arvedi è un grande industriale, vuole la serie A, rischia la C. Bisoli era stato promosso con il Padova, quando però sale di categoria fatica, quando deve imporre il gioco.
5) Stadi vuoti una brutta immagine per il nostro paese? Si penalizzano i tifosi e lo spettacolo, ma è una bella misura preventiva, intelligente. Rientra in quel che racconto quotidianamente sul mio giornale, la società è solo immagine, finta. La Triestina in serie B aveva pochi tifosi, Franco Dal Cin allora consulente dispose delle sagome nei distinti per fingere che lo stadio non fosse semivuoto.
6) La coppa di Germania, l’impresa del Saarbrucken grazie al portiere che ha parato un rigore più 4 ai rigori. Le imprese di Toldo e Ducadam, con l’Olanda e in finale di Coppa dei Campioni: il portiere romeno venne poi manganellato alle mani dal regime di Ceucescu, aveva fermato il Barcellona, con la Steaua Bucarest, l’unica altra coppa dei Campioni vinta dall’est Europa fu della Stella Rossa, sempre ai rigori, è sempre una stella.
7) Nuoto, il doping mancato del dottor Guido Porcellini: “Non prescrivo neanche i farmaci consentiti, si era accanita una pm. E’ abituata ai delinquenti, pensava lo fossimo anche io e Magnini, a Pesaro”.
8) Senza sport, senza tifosi, magari con pochi giornalisti, gli italiani possono riscoprire altro, il problema è che l’aggregazione ormai non è consentita. Esiste un’Italia che prescinde dallo sport, cultura vera, musei, concerti, rimane la tastiera, rimangono le tecnologie.
9) Basket, 5 sconfitte di fila in Eurolega per Milano, Messina non fa meglio di Pianigiani, esattamente come in nazionale. Ha perso la coppa Italia, neanche è fra le prime due in campionato, incredibile, a 61 anni è in ribasso.
10) L’atletica penalizzata, i mondiali indoor di Nanchino non si disputano proprio, peccato per questo sport, per gli atleti. E’ l’anno olimpico, ci saranno anche gli europei, dopo le Olimpiadi, però un mondiale è un mondiale, anche indoor, bastava andare in un paese senza virus, al chiuso si possono fare anche molto più avanti.