Sportsenators.it. Volley, verso le olimpiadi le interviste a Giannelli, Bovolenta, De Giorgi e Galassi: “Restiamo i più giovani, l’oro non è un obbligo”

(ilmessaggero.it)

https://www.sportsenators.it/27/07/2024/le-olimpiadi-il-volley-le-donne-potrebbero-conquistare-direttamente-loro-che-agli-uomini-sfugge-dal-92/

Vanni Zagnoli

Siamo stati all’ultima amichevole dell’Italia di volley maschile, prima della partenza per Parigi. Era a Bologna, un tiratissimo 3-2 contro l’Argentina.

Poi le nostre interviste, ad Alessandro Bovolenta, il figlio di Vigor, che era polesano

Simone Giannelli è il capitano, qui è con Luca Muzzioli, Tuttosport e volleyball.it, poi con Stefano Michelini di Supervolley. A noi risponde: “Non è colpa nostra se il volley non ha mai l’oro olimpico”.

A Gianluca Galassi ricordiamo le aspirazioni storiche, agli uomini manca l’oro, alle donne anche solo la semifinale.

E poi la gag abituale, di Fefè de Giorgi, con noi a scherzare su certe domande. Con lui parliamo di Velasco, naturalmente, il suo maestro. La speranza è che arrivino almeno in semifinale in parallelo. I maschi non sono favoriti, già il bronzo sarebbe apprezzabile, considerato che Simone Anzani è stato nuovamente operato al cuore, era il cambio dei centrali, e che si è infortunato anche Leandro Mosca.

Cambio dei centrali sarà Giovanni Sanguinetti, bolognese.

La nostra convinzione è precisa. L’Italia era al top nel 2022, quando si aggiudicò il mondiale in Polonia, contro pronostico.

Un anno fa, a Roma, nell’Europeo si arrese in finale nettamente, ai polacchi. In semifinale dominò la Francia ma venne favorita da una decisione arbitrale favorevole, mentre nei quarti rischiò tanto, contro l’Olanda di Roberto Piazza.

Occhio alla Francia campione in carica e ora allenata da Andrea Giani, vincitore della Nations league, senza entusiasmare e con Ngapeth non al massimo. L’Italia parte in seconda fila, rischierebbe anche con gli Usa, assolutamente competitivi. Il Brasile è meno forte del passato, eppure nelle qualificazioni olimpiche aveva prevalso sugli azzurri, considerato che il torneo prevede al massimo 6 gare i veterani Bruno, Lucarelli e Leal restano competitivi.

Gli azzurri esordiscono sabato 27 alle 13, contro il Brasile e già conquistare un set potrebbe essere utile a passare il turno. Passano infatti le prime due dei tre gironi più due terze su tre. Martedì 30, alle 9, è scontato il 3-0 sull’Egitto. Sabato 3, alle 17, la Polonia e lì si rischia lo 0-3, in teoria. Poi, per carità, gli azzurri potrebbero portare il Brasile al tiebreak e pure batterlo, contro i polacchi onestamente è più difficile.

Il tabellone della fase a eliminazione diretta sarà definito dalla classifica combinata fra i tre gruppi: prima contro ottava, quarta contro quinta, seconda contro settima, terza contro sesta.

Il girone della Francia è equilibrato, con la Slovenia potenziale seconda, ma la Serbia è lì e anche il Canada è competitivo. Gli Usa possono vincere il loro gruppo, il Giappone in teoria è 2° nel ranking ma non crediamo valga il primato. La Germania viene da un buon Europeo e da ottima qualificazione, l’Argentina viene da un incredibile bronzo olimpico ma resta inferiore agli azzurri, come dimostrano i recenti test. De Giorgi è assolutamente straordinario, come ct, ma già i quarti rappresenteranno uno scoglio non banale. Limita i cambi al minimo, se nessun titolare avrà problemi fisici con superprestazioni può arrivare un bronzo. La finale onestamente ci sorprenderebbe. Giannelli e Michieletto sono fuoriclasse, Lavia è cresciuto tanto e, come Michieletto si è aggiudicato la Champions league, con Trento. Balaso è un signor libero, ma rispetto a due anni fa è calato. Galassi è un signor centrale, Russo resta un livello sotto.

Qui raccontiamo con papà Riccardo la famiglia Michieletto.

Il volley maschile, peraltro, aspetta solo l’oro. Magari lo raggiungeranno direttamente le donne, favorite, con Velasco. Uscito ai quarti con l’Olanda a Barcellona ’92, all’ultima palla, sul 16 pari battevano gli azzurri e all’epoca si chiudeva a 17, chiunque arrivasse per primo, nel tiebreak, e poi di nuovo al quinto set nel ’96, in finale. Velasco ha 72 anni, ha ripreso la nazionale femminile proprio per entrare nel mito.

La prima stesura dell’articolo pubblicato su “Sportsenators.it”

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