Vanni Zagnoli
Tre partite e l’Italia si qualifica alla seconda fase dei mondiali di volley, ad Arhnem, con due gare di anticipo. Batte il Belgio per 3-1, ha rischiato tuttavia di perdere 3-0.
Mazzanti impiega tutte le titolari, dunque Orro come alzatrice, non Malinov, lasciata in panchina anche nei momenti più critici.
L’Italia insegue dall’inizio, nonostante i muri di Orro, Danesi e Sylla. Proprio Sylla viene murata e il Belgio va a +2. Chiuderà Van Avermaet mura da sola Bosetti, a chiudere il primo set, per 21-25. Le difficoltà dell’Italia sono in posto 4, Caterina Bosetti non è in serata.
Il secondo è altrettanto equilibrato, un muro di Orro è significativo. Dal 18 pari, l’Italia arriva sul 24-20 anche grazie a due muri di Anna Danesi. Poi con due attacchi larghi di fila di Egonu le fiamminghe tornano in parità. Lo 0-2 sembra fatto, sul 25-26, le rossonere esultano per il punto, non si accorgono che la palla è ancora in gioco e De Gennaro le sorprende con un palleggio dove non possono arrivare, essendosi girate in anticipo. E lì c’è la prima svolta dalla partita. Servono un tocco sporco di Sylla e un altro muro di Danesi per festeggiare l’uno pari.
La terza frazione è complicata, Sylla viene murata per il 12-16 e allora Mazzanti la cambia con Elena Pietrini. Anche il coach si innervosisce per gli errori, in un timeout gli sfugge un’espressione quasi blasfema. Sul 16-20 c’è un errore dell’arbitra egiziana, che dirige con il velo, bianco, su tenuta nera, considera trattenuta una conclusione di Egonu che non lo sarebbe stata neanche con le regole della vecchia pallavolo, per nulla permissive.
Il Belgio mantiene così 3-4 punti di margine, salvo incepparsi, nonostante una nuova incertezza dell’arbitra Khattab Taghrid a suo favore. Dal 20-24, Bosetti azzecca l’ace, poi Egonu la mette a terra, per due volte, con la sua grande elevazione. Herbots arriva a 30 punti con pochi errori, sul finire di terzo set. Perde efficacia ai vantaggi, viene murata da Danesi e poi spedisce la palla alta, per il 29-27.
Il quarto set è il più facile di questo Europeo, il Belgio crolla letteralmente, 25-9, sempre con Pietrini in banda, al posto di Sylla, che da un anno e mezzo ha perso qualcosa del suo tremendismo.
“L’ultimo set è stato ottimo – dice Cristina Chirichella, al terzo mondiale, come Monica De Gennaro -, nel secondo e nel terzo non abbiamo mollato quando loro erano in temperatura. Ci avevano messo in difficoltà, difendevano tutto. Anche se non abbiamo mostrato un’ottima pallavolo abbiamo retto ed era fondamentale recuperare anche questo svantaggio. C’è stata qualche svista, qualche errore di troppo nostro, dobbiamo sistemare qualcosa. Conta però questa determinazione”.
E Davide Mazzanti, che nei primi anni di nazionale non vedeva l’ora di giocare, adesso è diventato più calmo: “Se le sofferenze aiutano a crescere, siamo cresciuti tanti. Abbiamo sofferto, siamo stati bravissimi in fase di break e poi anche nel vecchio cambio palla”.
Sarà felice, davanti alla tv, anche la moglie, Serena Ortolani, che quest’anno si è ritirata, a 35 anni e mezzo, ha chiuso in serie A2 alla San Giovanni in Marignano. C’era, nel precedente mondiale, e giocò anche abbastanza.
In questo, l’Italia tornerà in campo giovedì sera, sempre alle 18, con il Kenya, e lì di nuovo darà spazio alle riserve.