Adelio Pistelli era il giornalista più appassionato di volley, in Italia
Adelio Pistelli era il volley, aveva 65 anni, ci vedevamo nei palazzetti dell’Emilia Romagna da oltre 20, perchè lui era onnipresente. Era stato nelle forze dell’ordine, è sempre stato accompagnato da una passione totalizzante e anche con fairplay, da generosità.
Essere di fianco a lui significava non perdersi mai nulla di significativo, nessuna azione cardine. Adelio come Moro, l’ex regista di Inter e Ascoli, in serie A. Ascoli significa Marche, la terra di Adelio. Partiva di là, crediamo si muovesse a proprie spese, per la World league come per le finali scudetto, sì era a disposizione del Corriere dello Sport ma c’era la redazione e poi magari il corrispondente locale.
Adelio però c’era, garbato e competente, schivo e autodidatta, crediamo. Adelio non andava in tv ma in sala stampa, osservava con quel suo baffo sempre a posto, con uno stile unico. Solo volley maschile, per la verità, ma Adelio c’era e adesso mancherà a tutti. A Modena per le finali scudetto non l’ho visto, neanche per la supercoppa italiana, però magari le ha viste in tv. Non sapevo fosse malato, era un grande personaggio, una firma storica sottorete.