Il giornalista calabrese è la prima voce del calcio alla radio, ha seguito l’Italia ai mondiali: “Facevo il centrocampista, sino arrivato sino alla Promozione calabrese. Diffidate di quanti dicono di non tifare per nessuno”.
Qui racconta i suoi ricordi in Emilia: “A Piacenza vedevo due palloni, Parma per me significa Malesani e Rui Costa mi disse che preparava le partite come nessuno. La Reggiana significa la promozione in A con Ancelotti, il miglior allenatore del mondo. Modena vuol dire De Biasi e il sottovalutato Novellino. Rimini la prima partita della Juve in serie B. La Spal ebbe Capello calciatore. Il Bologna non può stare in B, tantomeno con la famiglia più ricca del calcio italiano, i Saputo”.
Repice non è mai stato a Carpi: “Mi dicono che giocherà allo stadio Braglia, in A”.
Ti faccio i complimenti per l’intervista. Amo Tuttoilcalcio e Repice lo ritengo, dopo alcuni anni, maturato e il migliore in circolazione. Ho grande stima per lui, prendo spunto per le mie radiocronache amatoriali e vorrei tanto conoscerlo.
Molte grazie a Roberto Tegoni per l’apprezzamento. Repice è un fuoriclasse in voce ma ha pure grandi idee, tattiche e non solo. E’ spesso ospite di Raisport, in zona 11 p.m.