Vent’anni fa, a San Silvestro, il nostro matrimonio. Perchè è uno dei 5 giorni in cui i giornalisti non lavorano.
Chiesa di Pieve Modolena, testimoni Luca Taddei, amico del liceo scientifico Lazzaro Spallanzani, e Claudio Lavaggi, giornalista, commercialista mio e di Silvia. Per lei, la sorella Cristina e il cognato Gabriele, se ricordo bene.
Era il 31 dicembre del ’94, all’epoca era finita da un anno la mia collaborazione con Carlino Reggio, stavo superando il trauma. Arrivò anche lo stop da Telereggio, ancora più doloroso. Avevo effettuato molti servizi esterni, per la redazione sportiva, con l’amico Enzo Poli, cameraman-idraulico di Bagnolo in Piano. Si offrì di riprendere il nostro connubio, arrivò che le batterie erano scariche, non aveva da cambiarle e allora niente riprese. Solo le fotografie dello studio Artioli, con Gulli.
Niente viaggio di nozze, ci siamo rifatti dal 2002, alla morte di mio padre, viaggiando sempre all’estero, tra fine e inizio anno.
Erano altri tempi, la Reggiana era in serie A, il Parma si batteva per lo scudetto con la Juve e per 3 mesi feci Tuttosport sia da Parma che da Reggio. Lì davvero era molto impegnativa la professione di freelance.
I nostri genitori preferivano che restassimo a Reggio e lì è stato il mio errore professionale perchè diversamente avrei trovato posto in una redazione sportiva di quotidiano nazionale.
Non potevo immaginare che le aziende editoriali avrebbero posto paletti sempre nuovi ai freelance.
Nel tempo i carichi di lavoro sono diminuiti molto e Silvia dal 2008 – a parte ora da settembre -, mi ha sempre aiutato dal pomeriggio nel lavoro di segretaria, monitoraggio siti, controllo delle notizie e storie di cronaca.
E’ un onore essere suo marito. Lei ama la contabilità, io stesso nel giornalismo amo i numeri, le tabelle, i dati, i precedenti. In questo senso siamo simili. Niente poesia, preferisco una notizia…