Francesco Ceniti, giornalista della Gazzetta dello Sport, ha appena consegnato alle stampe un libro che descrive la prestigiosa carriera dell’arbitro Nicola Rizzoli. Un argomento decisamente attuale in quanto il fischietto bolognese ha diretto la finale dei Mondiali 2014 tra Germania e Argentina, disputata al mitico Stadio “Maracanà” di Rio de Janeiro.
Rizzoli è stato il terzo direttore di gara italiano ad arbitrare l’epilogo della Coppa del Mondo. Prima di lui l’astigiano Sergio Gonella, Argentina-Olanda a Buenos Aires nel 1978, e il viareggino Pierluigi Collina, Brasile-Germania a Yokohama nel 2002. Coincidenze della storia tutte e le tre le finali erano tra una squadra sudamericana e una squadra europea in edizioni al di fuori del vecchio continente.
Al contrario di Collina, Rizzoli non è assurto a personaggio con schiere di estimatori e detrattori tanto che molti si recavano ad assistere a partite delle Serie A e B perchè fischiate dal toscano con radici felsinee. Ceniti racconta la carriera del suo erede attraverso aneddoti e retroscena inediti e curiosi.
Il libro è pubblicato dalla casa editrice Rizzoli e l’arbitro omonimo commenta il lancio così: “Ci siamo!!! La mia speranza è che qualche mio amico, pur non avendo mai indossato questa divisa, si incuriosisca ed inizi magari a leggere qualche …riga… D’altronde per imparare bisogna essere un po’ curiosi! Poi tra 20 anni uscirá il mio libro: “Che gusto c’è a tifare un arbitro”. Ci vediamo in libreria!