Giornalisti. La scomparsa del bolognese Michael Lazzari, a 45 anni, e della ravennate Paola Argelli, un anno fa, a 44.

Michael Lazzari
Michael Lazzari
Paola Argelli
Paola Argelli

Di Vanni Zagnoli

Sono morti due giornalisti ai quali ero legato per motivi diversi. Ho scoperto il doppio lutto, per caso, di recente. Una notte navigando su internet, un giorno parlando con un collega di Bologna.

Michael Lazzari, classe 1970, era stato mio vicino allo stadio Dall’Ara, di Bologna. Tra freelance ci si intende bene…

Aveva lavorato per 10 anni nella redazione sportiva del quotidiano “Il Domani di Bologna” – l’Informazione.

Appassionato di motori, aveva pubblicato nel 2012 il libro “Ats, la scuderia bolognese che sfidò la Ferrari” e nel 2013 “Eroi al volante”, trenta storie di piloti della Formula Uno.

Voce di Radio Bologna International, conduceva diversi programmi sportivi sul calcio inglese e sull’automobilismo, le sue passioni. Assieme a Giuliano Musi e Marco Tarozzi aveva redatto il primo volume ufficiale del Bologna calcio: “100 storie per 100 anni”, settimo al Premio Bancarella.

 

Aveva collaborato spesso con la Gazzetta dello Sport dal capoluogo felsineo.

Paola Argelli, classe 1971, ravennate, è morta nella maniera più atroce possibile, nel letto di casa con accanto il figlio di 4 anni. Rincasando il marito ha sentito il bambino piangere e ha così trovato esanime la moglie.

Seguiva da sempre il ciclismo con varie testate, il giornale “l’Unità”, e la rivista “Tuttobici”. Inviata al Giro d’Italia donne, era stata autrice di un libro che rievocava le gesta di Vito Ortelli, corridore dei tempi di Bartali e Coppi.

Non avevo mai conosciuto Paola, ma l’ho letta centinaia di volte su Il Gazzettino del nordest. Appassionata quanto sobria, nella scrittura. Pensavo avesse lasciato il Gazzettino per questioni personali o che dalla redazione avessero scelto di limitare il budget. Invece…

Due amici se ne sono andati, miei coetanei, di fatto. Un dolore atroce, anche se postumo.

 

 

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