di Vanni Zagnoli
C’è anche l’Udinese, lissù, intrusa in zona Champions league, addirittura. Quattro vittorie di fila, 13 punti in 6 partite e quarto posto, a una lunghezza dal primato. Il 4-0 sulla Roma, insomma, non è stato casuale. A Reggio Emilia rimonta tre gol, anche grazie all’uomo in più, li segna nell’ultimo quarto d’ora, due nel recupero. Fa doppietta Beto, che ha la precisione dei grandi bomber, in mezzo il destro a giro di Samardzic, tedesco di 20 anni. A parità di uomini, probabilmente il Sassuolo avrebbe retto, nel finale riemerge nei limiti difensivi e in un rendimento casalingo che non è da parte alta della classifica. Magari i due gol di scarto sono eccessivi, non il successo dei bianconeri, in maglia gialla.
Si fa viva l’Udinese, in avvio, con una gran giocata di Pereyra, due volte con Success e con uno sprint di Udogie, che dalla prossima stagione giocherà nel Tottenham. Altre iniziative sono di Ebosse, una punizione di Deulofeu, una conclusione di Walace respinta.
Grande attenzione sulla fase difensiva, per Alessio Dionisi, dopo le stagioni con troppi gol subiti, da Eusebio Di Francesco alle tre con Roberto De Zerbi, alla prima sua. Si cerca la verticalità, sì, ma anche l’equilibrio, come dimostrano gli 0-0 con il Milan, ma con rigore sbagliato da Berardi, e a Cremona. Il francese Laurientè e Frattesi fanno le prove del gol, il loro tandem funziona.
L’Udinese è abituata alle due stagioni e mezza con Luca Gotti, si chiude molto bene e riparte, Andrea Sottil era un difensore, in serie B e C ha sempre proposto un calcio molto piacevole, come per metà primo tempo.
Nel momento di controllo reciproco, al 32’, sbaglia il disimpegno Enzo Ebosse, franco camerunese arrivato dalla Ligue1, Laurientè si fionda sul pallone, Ebosse torna a contrasto, ma flebilmente, irrompe Frattesi dalla sua posizione, a destra, e dal fondo segna, senza trovare l’opposizione di Silvestri, reggiano dell’Appennino, meno efficace rispetto alle stagioni a Verona.
E’ il 6° gol in serie A per Davide Frattesi, romano, ex Lazio e Roma e già molto vicino a ritornare in giallorosso e punta a essere titolare in nazionale. Il duo Laurientè-Frattesi si rende insidioso per la terza volta, stavolta il portiere friulano è attento. Si fa vedere Pinamonti, di testa, chiede il rigore per un tocco di mano di Becao, il check del Var non lo concede.
Serve un altro controllo a tavolino sull’espulsione di Ruan Tressoldi, l’errore a centrocampo è di Matheus Henrique, Deulofeu ha quella velocità di pensiero e azione che lo rendono da grande squadra (Barcellona e Siviglia, Everton e Milan, nel suo passato) serve in corridoio Success e il difensore brasiliano lo tocca sulla spalla, sulla mano e anche sulle gambe, di quel tanto per sbilanciarlo. Siamo ai limiti, Ferrari forse avrebbe potuto recuperare, l’occasione da gol è chiara ma più spesso situazioni del genere vengono punite con l’ammonizione. Altro controllo al Var, per una mano nell’area neroverde, niente rigore, per Camplone.
Nell’intervallo Dionisi leva l’esterno offensivo Kyriakopoulos per il difensore Ayhan, Sottil ne cambia due, fa entrare Ehizibue, nigeriano olandese, nato in Germania, ha 27 anni ed è uno dei tanti giocatori scovati da Andrea Carnevale, mago degli scouting, con una rete unica, che in passato aveva anche Geronimo Barbadillo, come punto di riferimento.
Sospinti dal tambureggiare di 500 tifosi, i friulani attaccano, con la propulsione dello sloveno Lovric, Dionisi chiede di abbassare il ritmo, i neroverdi sono spettacolari e più avveduti, senza rinunciare all’affondo, con Henrique che fa ammonire Ehizibue, l’uomo dalle treccine, poco brillante. A metà ripresa Sottil fa entrare Nestorovski, reduce dai peggiori 3 anni di carriera, complici infortuni, e Beto. Il portoghese già autore di 13 gol nell’Udinese, in poco più di un anno, aziona Pereyra, sul cross la diagonale di Toljan è perfetta.
L’allenatore toscano al debutto in serie A ama i 3 centrali difensivi, li mantiene anche nel finale, attaccando peraltro anche con 5 uomini. Al 29’ Deulofeu non è chiuso da Rogerio, azzecca un bel pallone per Pereyra, il cross volante taglia fuori Ferrari e al centro svetta Beto, in anticipo su Toljan.
L’Udinese ha davvero pensieri europei, aumenta la gittata del giro palla, Samardzic centra Consigli, Lovric calcia alto. Concede un contropiede alla squadra marchiata Mapei, poi gira di testa ancora con Beto. Sottil chiede di non affrettare le giocate, è premiato all’inizio del recupero. Samardzic si conferma un grande tiratore, riceve palla al limite, Maxime Lopez lo aspetta in area, Toljan si fa saltare, il tedesco con la suola si sposta la palla sul destro e angola perfettamente.
In tribuna ci rimane male Berardi, infortunato, a coccolare il figlio Luigi. Altri due minuti e arriva il tris, Lovric recupera palla sulla trequarti, invita in corridoio Beto, lasciato libero da Marchizza.
Dal 2013, con Guidolin, l’Udinese manca dall’Europa, da allora non è mai andata oltre il 12° posto. Il patron Giampaolo Pozzo l’ha mantenuta in serie A ininterrottamente dal 1995, è una striscia record, per una provinciale. Ha ceduto il Granada, in Spagna, il figlio Gino è retrocesso con il Watford, in Inghilterra, ma il club friulano resta un simbolo di gestione oculata e di buon calcio. Sottil aveva vissuto la Uefa da calciatore, a Udine, all’inizio del millennio, meritava la serie A già da anni. E si gode anche il figlio Riccardo, alla Fiorentina.
Sassuolo-Udinese 1-3
Sassuolo (4-3-3): Consigli 5,5; Toljan 5,5, Tressoldi 5, Ferrari 6, Rogerio 5,5; Frattesi 7 (23’ st Harroui 5,5), M. Lopez 6, Henrique 5 (47′ st Alvarez sv), Laurientè 7 (23′ st Thorstvedt 5.5), Pinamonti 5 (36’ st Marchizza 5.5), Kyriakoupolos 5,5 (1’ st Ayhan 5.5). All. Dionisi 5,5.
Udinese (3-5-2): Silvestri 5,5; Perez 6,5, Becao 6,5, Ebosse 5 (1′ st Ehizibue 5.5); Pereyra 7, Lovric 6,5, Walace 6 (22′ st Nestorovski 5.5), Arslan 5.5 (1′ st Samardzic 7), Udogie 6,5, Success 6.5 (22’ st Beto 7), Deulofeu 6,5 (36’ st Makengo 6). Allenatore: Sottil 7. Arbitro: Camplone di Pescara 6.
Marcatori: 33′ Frattesi; st 30′ e 48′ Beto, 45′ Samardzic.
Note: espulso al 41′ pt Tressoldi per fallo su chiara occasione da gol. Ammoniti: Ebosse, Becao, Lopez per gioco scorretto. Angoli 5-6. Spettatori: 8.694, incasso 70.905. Recupero: 2′ e 4′.