Da Tuttoreggiana.com.
http://tuttoreggiana.com/il-punto-di-vista-obiettivo-raggiunto-ma-che-non-sia-un-traguardo/
Bene, benissimo. La Reggiana guadagna il terzo posto in classifica e vola ai playoff con un turno di anticipo. Un obiettivo importante, inatteso ad inizio stagione, quando l’import-export con Busto Arsizio non aveva convinto del tutto. Invece i risultati sono arrivati, merito di un mercato azzeccato e di un tecnico audace, che ha dato forma, partita dopo partita, ad una squadra consapevole delle proprie potenzialità. Comunque vada sarà un successo, certo, ma adesso viene il bello: la Reggiana ha l’obbligo di credere nella Serie B, perchè ai playoff si va per vincere, non solo per partecipare. È innegabile che sarà durissima, ad iniziare dalla prima partita secca ad eliminazione fuori casa. Il traguardo è la cadetteria, che a Reggio manca da 16 anni; ci provò Bruno Giordano nei playoff del 2005, poi Pane e infine Dominissini, mai dalla terza posizione. Chiedo spesso agli addetti ai lavori (esperti e non) cosa ha la Reggiana in meno del Teramo, volato in Serie B per la prima volta nella sua storia, perchè l’impressione è che i granata potessero puntare anche al primo posto: nulla, dicono, sono due squadre alla pari, gli abruzzesi hanno solo due formidabili attaccanti che hanno segnato qualcosa come 42 reti e alla Reggiana sono pesate tantissimo le cinque sconfitte in casa delle ultime cinque del girone. Inutile voltarsi indietro, c’è un gran finale da servire in tavola. Prima, come interludio, il match mai banale contro la Spal: non è una sfida inutile, una vittoria con le “anguille” potrebbe servire per conferire a Pietro Vavassori strani poteri magici, lui che alla vigilia del campionato aveva segretamente previsto che la Reggiana arrivasse fino a quota 68 punti. Davvero credevamo di non avere un talismano?