Macchè, era più forte Galuppi!”
Secondo voi, qual è l’attaccante di ogni continente che popola gli incubi di Claudio Gentile, il difensore della Juventus divenuto campione del mondo in Spagna nell’82 e considerato a tutt’oggi il più rude e forte marcatore della storia del calcio italiano? Zico? Maradona? Rummenigge? Macchè. “Se devo essere sincero – racconta Gentile nell’intervista esclusiva in onda stasera alla Tribù del Calcio, su Premium Calcio -, l’attaccante che più mi ha messo in difficoltà fu Galuppi del Vicenza. E’ la verità. Me lo trovai davanti in un Vicenza-Juventus e ricordo che quel giorno non vidi mai la palla. Chissà, avessi avuto le sue videocassette da studiare, forse…”. Le videocassette erano una passione, oltre che una risorsa, per Claudio Gentile. “Prima di Italia-Argentina, ai mondiali dell’82, Bearzot entrò nella mia camera e mi chiese: te la senti di marcare Maradona? Pensavo scherzasse e con disinvoltura gli risposi: qual è il problema? Bene, allora è tuo, mi disse. Uscì dalla stanza e subito mi diedi del cretino! Ma per due notti mi studiai le cassette di Maradona cercando di scoprire pregi e punti deboli. L’unica cosa che chiesi a Bearzot fu il permesso di dormire da solo perchè con Tardelli, il mio schizzatissimo compagno di stanza, chiudere un occhio era un’impresa impossibile”.
I duelli con Maradona prima (Italia-Argentina 2-1) e con Zico poi (Italia-Brasile 3-2) sono divenuti leggendari. Anche se ancora c’è chi non ha perdonato a Gentile, a più di 30 anni di distanza, la maglia strappata a Zico nel bel mezzo di un tackle particolarmente acceso. “Con Maradona non capitò: con Zico sì. Ma una spiegazione c’è. I brasiliani avevano delle magliette a nido d’ape grossissimo: e non appena ci ho messo le dita, la maglietta di Zico si strappò. Insomma: alla fine un pezzettino me lo sono pure portato a casa…”.
Una vita alla Juve e alla nazionale, ma un giorno davanti a lui si affacciò nientemeno che la Roma. “Non tutti lo sanno, ma un giorno ero all’aeroporto con la Juve in partenza per una tournèe negli Stati Unici e vedo il presidente Viola sbucare davanti a me da un cespuglio! Firmi il contratto, firmi il contratto, mi ripeteva: lei deve venire a giocare nella Roma! Inutile dire che la cosa non andò a buon fine”.
Questo e molto altro nell’intervista che Claudio Gentile ha concesso a Chiara Andreoli e che la Tribù del Calcio manderà in onda, nella sua seconda parte, stasera alle 23 su Premium Calcio (canale 370). Una puntata ricca che proporrà anche la curiosa storia di un club brasiliano (di San Paolo) chiamato Juventus e che gioca, tenetevi forte!, con i colori granata del Torino! Ancora: un’intervista a Nicolas Burdisso, ex Boca Juniors, Inter e Roma e oggi colonna difensiva del Genoa, che racconta una carriera al top e il dramma, risoltosi con un lieto fine, della leucemia che colpì all’improvviso la sua bambina di 5 anni e che lo portò a lasciare il calcio per molti mesi per starle vicino ogni minuto durante le pesanti terapie; la storia del difensore albanese dell’Empoli, Elseid Hyasj, che racconta la fuga in Italia di papà sul gommone, in Adriatico, in cerca di un futuro migliore per lui e la sua famiglia, e la circostanza che gli permise di far venire in Italia il figlio 14enne per un provino, che Elseid superò brillantemente; e per finire i cartoon del calcio, vera esclusiva della Tribù, che vedono Juventus e Roma presenti al gran completo, alla vigilia della sfida scudetto, negli studi di Tiki Taka, torchiati dal re del gossip pallonaro Pierluigi Pardo.
La Tribù del Calcio, stasera alle 23 su Premium Calcio (canale 370) e in replica sabato alle 13 e domenica alle 6 e alle 11; e su Tgcom24 (canale 51) lunedì alle 21,15.