E’ musulmana, gioca a tennis e vuole vestirsi come preferisce.
Ines Ibbou, 16 anni, di Algeri, è l’unica tennista algerina in circolazione.
Gioca indossando bandana bianca, maglietta arancione, pantaloncini viola e scarpe fucsia. In questi giorni è a Santa Croce sull’Arno (Pisa), per gli Internazionali juniores, in programma fino a sabato.
“Il problema – spiega – è che in Algeria sono l’unica a praticare il tennis a certi livelli. E’ sempre stato così, da quando decisi di iniziare. Fu allora che mio padre mi disse che avrei potuto fare la mia scelta”. Ines Ibbou, spiega una nota degli organizzatori del torneo, “è la numero 68 tra le junior ed ex 780 tra le pro (prima dell’infortunio del luglio scorso alla caviglia destra).
Oggi, al secondo turno, ha polverizzato (61,60) la numero 2 del seeding, la cinese Wushuang Zheng (numero 21 al Mondo), giocando un tennis molto vario, tecnico, con un rovescio in top-spin e un dritto importante”.
“In Algeria sono una star – racconta Ines – mi vogliono tutte le radio e le tv del Paese. E quando sono libera, coltivo una passione, andare sul go-kart. Adoro le macchine, sono tifosissima della Ferrari. Alle donne algerine che non praticano sport dico di non avere paura, di fare la propria scelta, senza rimorsi”.
Ines ha iniziato a sei anni: “Presi la racchetta in mano e me ne innamorai. Andavo a scuola, poi il tennis. Ma non ci sono mai state compagne con cui confrontarmi, solo maestri. Dal prossimo settembre mi sposterò a Valencia, all’accademia TenisVal, dove lavora Sergio Gallego, il coach che mi segue nel circuito italiano. Sono arrivata qui grazie alla federazione e al ministero dello sport”.