Riprendo volentieri il pezzo di Gabriele Majo con Guido Schittone. Neanche l’ho letto, ma non importa. Quasi sempre mi trovo d’accordo con l’opinionista di Tvparma, grande esperto di calcio e motori, professionista parmigiano che abita a Bologna di grande livello. E’ un amico, fra i più meticolosi
OPINIONISTA PER UN GIORNO / GUIDO SCHITTONE DOPO PARMA-MONACO 0-2: “AI MONEGASCHI LA SFIDA DEL TIFO: CON COMPOSTEZZA HANNO FATTO TUTTO QUELLO CHE E’ VIETATO NEL LORO PAESE”
(gmajo) – Con il giornalista Guido Schittone, abituale opinionista di Bar Sport di Tv Parma, e nostro “opinionista per un giorno” dopo Parma-Monaco 0-2, abbiamo commentato non solo la partita, per quello che può valere il calcio d’estate, ma anche allargato l’orizzonte a quella che è stata la sfida del tifo, decisamente vinta dagli ospiti, sebbene entrati sugli spalti a pochi secondi dalla fine del primo tempo, a causa di un ritardo del loro pullman. Una aliquota, infatti, era presente fin dal fischio d’inizio, ma i più caldi sarebbero arrivati solo a gara in corso: e così mentre la nostra Curva Nord piuttosto vuota, a stento si è fatta sentire quando la supremazia numerica era netta, poi è stata decisamente sovrastata dopo l’arrivo dei rinforzi, i quali, senza mai smettere un attimo di cantare, o far rumore hanno continuato a far avvertire la loro presenza ben oltre i 90.
“La sfida del tifo l’hanno decisamente vinta quelli del Monaco, perché continuano – e ormai sono passati 10’ dalla conclusione della partita – a farsi sentire: non sono stati zitti un secondo: sono arrivati poco prima della fine del primo tempo, credo il loro pullman fosse in ritardo, e hanno iniziato a fare una confusione incredibile. Sono simpatici. Io conosco molto bene Montecarlo, per questioni automobilistiche, e so che là non gli permettono di fare confusione, perché c’è una polizia abbastanza severa, mentre qui, invece, hanno lanciato petardi e messo in mostra tutto quel campionario vietato anche agli italiani, ma lo hanno fatto con compostezza. Sono del principato… ci sta…”
I paganti, di cui 311 under 14 (e Luca Ampollini si chiedeva quanto fosse giusto che sua figlia, 4 anni, prima volta all’Ennio, dovesse pagare 5 euro per un’amichevole estiva, da sommarsi dai 25 versati da papà per andare in tribuna centrale) per un incasso di 29.860 euro: il “povero” Gianni Lacché (la gara era organizzata dalla Media Sport Event) ci avrà smenato un po’, ma fa parte del lavoro di impresario…
Circa una settantina i tifosi in arrivo dal Principato di Monaco: “Secondo me è colpa dell’orario: le 20 sono un orario spurio, molti dovevano finire di lavorare; forse le 20.30 sarebbe stato meglio. Comunque una bella serata: le amichevoli valgono per quello che possono valere, è calcio estivo, non stupiamoci se fra 15 giorni o 20 giorni il Parma sarà completamente diverso da quello che abbiamo visto. Stasera abbiamo visto questa miriade di ragazzini arrivati da questo folle calciomercato italiano, dove gli allenatori lavorano, durante l’estate, come dice Zeman, spesso con materiale umano che poi non utilizzeranno nel corso della stagione e avranno i giocatori veri della squadra più avanti, quasi a ritiro finito. Questa trovo che sia una delle cose più assurde del sistema calcio italiano”.