di Vanni Zagnoli
E’ troppo facile tessere le lodi di Veronica Baldaccini, intessitrice di storie, magica e suadente. Senza musica, i suoi pezzi per Skysport24, ma musica sono le parole. Parole in musica, sembra di sentire Maria Concetta Mattei annunciare la rubrica del sabato notte, su Rai2, a chiusura di un rotocalco di costume.
Il costume piace tanto a Vero, miss Massimo Gobbi, esterno sinistro del Chievo che ha reso padre.
Baldaccini è sarda, cresciuta a Videolina, cresciuta a pane e calcio. Non potendo intervistarla – serve l’ok dell’ufficio stampa, ormai ovunque, e naturalmente per youtube e i social è dura -, la raccontiamo. Fra l’altro non la incrociamo da un paio d’anni, da quando era in maternità ma anche prima girava di meno.
Nella foto sopra è abbronzatissima. Ecco, non sappiamo quando sia esplosa, con quella voce volutamente lenta, è il bello di ascoltarla, di udire una storia scritta veramente bene.
Vero Baldaccini, è come fosse su un baldacchino, portata a braccia da sudditi, è la regina del racconto di provincia, di nazionale, di storia di calcio, fascino di storytelling e fascino di magra così graziosa.
Veronica fa venire in mente Veronique Blasi, vero e qualcos’altro come mail, vedova del giocatore di basket Blasi.
Ma che c’entra, questo? Solo un’assonanza, un gioco di parola, associazione mentale, pun come fa spesso Veronica, alla Gianni Mura.
Beh, sì, ci siamo, no? In fondo anche il gastronomo di Repubblica è sardo…