Cari amici di twitter e facebook, di redazioni, uffici stampa. Baristi, giornalai, fornai. Informatori, sopportanti.
Beh, io il peggio lo do con chi ho vicino. La precarietà mi logora, ho la gastrite, problemi di stomaco, intestino, insonnia, paura, ansia, stress. E guasto la vita a Silvia.
Poi mettete l’Alzheimer di mamma Emilde, con cui non ho mai avuto un buon rapporto. Papà Vasco era più umano, morto nel 2002, debole di stomaco, come me.
Beh, la commozione è facile, la disperazione ogni tanto affiora, ma poi è bello essere versatile. C’è passione, dalla piccola storia gratis per il mio blog alla tv, alle interviste, agli inseguimenti.
Ringrazio le redazioni, i colleghi, tutti. Io vivo male da sempre. Ma ringrazio tutti per la pazienza, disserto volentieri al telefono e di persona. Mi distraggo. Presto racconterò dei gelatai di Reggio.
Certo la gastrite spesso picchia forte, da anni.