La religione del basket, i giornalisti e gli opinionisti specializzati

Anche grazie a Dailybasket.it e alle interviste pubblicate su Libero in questa stagione, a un bel pezzo su Avvenire, per lo scudetto di Milano, riassaporo assieme a mia moglie la passione per la pallacanestro.

E’ una religione, nata a Reggio Emilia quando eravamo bambini, con la promozione in serie A2 delle Cantine Riunite allenate da Gianni Zappi, con l’amico Mario Ghiacci pivot.

La mia passione è sempre stata per il racconto della pallacanestro e allora da onnivoro dello sport e della professione il punto di riferimento era Aldo Giordani, Rai e Superbasket. Alla Domenica Sportiva lo ricordo già negli anni ’70 e una trentina d’anni fa con la parmigiana Mabel Bocchi, ex pivot prorompente e avvenente.

Nel ’93 iniziai a collaborare da Reggio Emilia e non solo per Tuttosport, all’epoca il riferimento per il basket era Paolo Viberti, neopensionato, con Piero Guerrini suo alter ego, oggi titolare della rubrica pallacanestro.

Dal 2000, all’incirca, l’esplosione del bolognese Mirco Melloni, ora a contratto a Tuttosport.

Con l’amico e collega Luca Taddei, nel ’97 mi confrontavo abitualmente e Luca, 44 anni, oggi contabile di un’azienda correggese, firmò parecchio sul Corriere dello Sport. Lì la firma era Mario Arceri, pensionato, ora c’è Andrea Barocci e da Reggio, dopo Stefania Rabotti, il bravo Adriano Arati.

Gazzetta dello Sport. Luca Chiabotti e Massimo Oriani, Paolo Bartezzaghi e Mario Canfora che credo di non avere mai visto, i bolognesi Andrea Tosi e Vincenzo Di Schiavi che da anni incontro sui campi emiliani. Andrea, soprattutto.

Quando Reggio Emilia, grazie a coach Consolini venne promossa in A1, nel ’97, l’articolo della celebrazione fu di Silvia Gilioli, già mia moglie, ma non uscì proprio la firma. All’epoca lei era molto attiva sulle notizie in breve, degli sport vari.

Al Corriere della Sera la firma storica è Flavio Vanetti, che nel tempo si è specializzato su scherma e Formula Uno, lasciando spazio al ligonchiese Werther Pedrazzi, narratore già grande a Il Giorno. Con Daniele Dallera, da un decennio capo dello sport del Corriere, e 20 anni fa terzo uomo al desk sportivo de Il Giorno, alle spalle dei compianti Franco Grigoletti e Franco Rossi. Il vice di Daniele è Roberto De Ponti, tra le firme del basket a Il Giornale e pure comparso, da freelance, 15 anni e passa fa, su Avvenire.

Sulla Stampa e pure sulle pagine lombarde della Gazzetta dello Sport spopola Pietro Scibetta, un esterno. Sino a 2-3 anni fa la firma era Franco Montorro, già firma e direttore di Superbasket.

Naturalmente Sky. Federico Buffa, Flavio Tranquillo, Paola Ellisse, Geri De Rosa che incrocio in Emilia sui campi di calcio. Alessandro Mamoli, Francesco Bonfardeci li conosco di meno ma ovviamente sono grandi colleghi.

Repubblica. Walter Fuochi, imolese, è stato capo della spedizione in varie olimpiadi, capo sul campo, mica solo basket. A Bologna la firma è Francesco Forni.

A Roma, Carlo Santi è re degli sport vari a Il Messaggero, adesso scatenato anche sul sito del quotidiano.

Oscar Eleni è primattore de Il Giornale, da cui era partito prima della parentesi alla Voce di Montanell e al Corriere dello sport.

Matteo Spaziante, 23enne di Pordenone, scrive di pallacanestro su Libero.

All’Unità c’è il collega in assoluto più appassionato di basket di tutti, Salvatore Maria Righi, ferrarese classe ’68 che diresse alla grande lo sport del quotidiano romano sino a 4 anni fa, quando iniziò la discesa della testata. Ama Gianluca Basile e le storie, è scrittura e competenza.

All’Ansa il capo della redazione di Milano nasce con il basket, Gabriele Tacchini, e per anni ha seguito la nazionale.

Capitolo Rai. Edy Dembinski per me è bravissimo, Alice Pedrazzi e Stefano MIchelini sono commentatori eccellenti, Maurizio Fanelli come prima firma delle partite ha una voce caldissima. Massimiliano Mascolo commentava la serie A2, anche Franco Lauro, in passato, ovviamente tanta serie A1. Angelo Costa de Il Resto del Carlino lo chiamava Franco Grandi Emozioni, per gli eccessi dialettici e pure in decibel, con un entusiasmo spropositato. In studio c’era spesso, in particolare alle Olimpiadi, l’amico Alessandro Tiberti, ex Radio Capital.

Radio Rai. Tuttobasket è qualcosa di eccezionale, da sempre, la versione cestistica di Tutto il calcio minuto per minuto.

Massimo Barchiesi è la prima voce e anche fa i conti dei piazzamenti dei playoff, per esempio, in tempo reale. Alberto Pancrazi ha raccolto l’eredità in conduzione di Massimo Carboni, pensionato al pari del triestino Gianni De Cleva, grande esperto ma non valorizzato da una voce da persona normale.

A Bologna la voce della palla a spicchi era Gianni Bettini, un primattore baritonale.

Sempre in regione, Angelo Costa è il titolare della rubrica su Il Resto del Carlino, con puntate su Nazione e Giorno. La firma bolognese è Alessandro Gallo, con Massimo Selleri.

Edoardo Grassi è l’esperto di Mediaset, fra i capiredattori della redazione sportiva.

Flavio Suardi è il numero uno della Gazzetta dello sport per le pagine di Lombardia, ha lavorato sul basket a Radio 24 e all’Armani Jeans Milano, colleziona magliette di gioco.

Carlo Genta e Dario Ricci sono le voci storiche di Radio 24-Il Sole 24 ore.

Nel tempo mi verranno in mente altri colleghi, di ieri e di oggi. Sono tutti primattori, competenti al massimo.

 

 

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