di Vanni Zagnoli
Questa è una storia esclusiva, sfuggita ai media regionali.
Dal 1° settembre radio Reggio è passata nella grande famiglia di radio Bruno.
Dunque, Gianni Prandi, 58 anni, carpigiano, continua a mettere fieno in cascina, ovvero frequenze e testate. Perchè oltre a radio Bruno ha Reggio, Modena 90, Modena radio city, radio Stella. A Diego Ferrari, direttore di radio Stella, si è aggiunto Brando Campaldi, per una vita a radio Reggio, appunto.
Per abbassare i costi, è successo che Telereggio ha deciso di vendere l’emittente storica, che ha ospitato tanti bravi conduttori e giornalisti, ovvero poi i giornalisti di Telereggio, a partire dal direttore Mattia Mariani.
Radio Reggio ha trasmesso per anni il basket, in precedenza anche flash di Reggiana, tanto sport e molto costume, con Ibanez Valeriani e tanti altri.
Brando, dunque, adesso va a lavorare a Carpi, curiosamente. Brando è un ottimo professionista, arricchisce la schiera di uomini testata, come Diego Ferrari.
Senza dimenticare le bandiere di radio Bruno, Pier Senatore e Leonello (Viale), Federica Boccaletti e Sara Gelli, Chiara Tassi e Patrizia Santini, Giulio Guerzoni in aspettativa per il ruolo di assessore e tutti i giornalisti della redazioni locali.
Radio Bruno, semplicemente un colosso.
Radio Reggio diventa dunque modenese, mentre radio Nova venne fondata a Castelnovo Monti da don Gianni Manfredini, mentre radio Centrale non c’è più. radio Venere nemmeno e radio Erre fa musica italiana, con il direttore Luigi Cocconcelli, e fa parte del gruppo di Teletricolore.
Prende tutto Gianni Prandi, nel 40ennale della fondazione di radio Bruno. E’ il Silvio Berlusconi d’Emilia, il re dell’etere nell’Emilia Romagna.