Premetto che non ho nulla contro Sannino, anzi lo considero un buon tecnico e sicuramente un galantuomo perché nel modo di esprimersi e’ spesso sensato e ponderato.
Ho seguito la conferenza stampa di presentazione del tecnico napoletano, ha detto una cosa che condivido: “Le vittorie spesse volte affuscano le idee”. Non credo che abbia voluto riferirsi al suo predecessore in particolare, ma è vero, a vincere capita di sentirsi bravi, e nel far questo a volte si perde umiltà e voglia di imparare.
Sostenere pero’ che ora serve un miracolo per salvare il Carpi mi è sembrato voler proprio mettere le mani avanti, e anche i giornali parlando di missione impossibile, a mio avviso, non sono stati così imparziali quali dovrebbero essere .
Mi sembrava giusto sostenere che la eventuale salvezza del Carpi sarebbe stato un miracolo, ma questo era normale dirlo anche all’inizio, la piccola cittadina carpigiana si doveva confrontare con corazzate con budget e potenzialità enormi rispetto a loro e per di più concedendo sempre il vantaggio di giocare in campo neutro – Modena di fatto lo è – e fra l’altro era stato penalizzata da un calendario veramente impietoso, invece fino ad ora nessuno lo aveva detto .
La salvezza per Castori sembrava quasi fosse una normalità, si discuteva sui troppi gol presi (vero), su di un atteggiamento a volte troppo prudente (forse), sulla mancanza di un gioco (probabile), ma nessuno ha detto che lo avevano fatto partire per la “guerra” con gli archi e le frecce, mentre gli avversari avevano i bazuka.
Due punti fatti, su sei di queste gare, in proiezione possono dare dai 30 ai 35 punti, che negli ultimi anni hanno voluto dire salvezza. Con trentadue gare da giocare e con la salvezza a due lunghezze,, perchè ora serve un miracolo per salvarsi?
A me sembra un modo veramente parziale di disquisire di calcio.
di Vanni Puzzolo
