Doveva essere una giornata che doveva portare allo scontro diretto di domenica, senza sorprese, in realtà così è stato, ma, quanta sofferenza.
Napoli e Juve vi arrivano con la marcia in “folle”, faticano tantissimo per avere ragione delle vittime designate Frosinone e Carpi, sembra quasi si siano risparmiate, due prestazioni poco brillanti, ma alla fine le vittorie volute.
Per i bianconeri di Allegri e’ ancora Quadrado che risolve la situazione, con Dybala che poi mette in sicurezza la vittoria, Il solito Higuain, al 23 goal in altrettante partite, trasforma un giusto rigore e decide la striminzita vittoria contro un Carpi ridotto, ingiustamente, in 10.
Fenomenale che entrambe arrivino allo scontro con 14 vittorie consecutive la Juventus, 8 il Napoli, miglior difesa del campionato per i bianconeri, miglior attacco per i partenopei, numeri da paura e spettacolo garantito per sabato prossimo allo Juvetus stadium.
Una cosa inconcepibile che si ripete è la contemporaneità che la lega, e. gli arbitri dovrebbero garantire su tutti i campi e che invece, stranamente, puntualmente non avviene.
Fra l’inizio del secondo tempo di Frosinone e quello di Napoli passano incredibilmente 9 minuti e non si capisce come questo possa essere permesso.
Sei ufficiali di gara più la Procura Federale non riescono a garantire la contemporaneità’ su tutti i campi , sconcertante.
Nella lotta per il terzo posto è possibile che se ne giovi la Roma, impegnata questa sera con la gara casalinga contro la Sampdoria, dopo che ieri la Fiorentina non è andata oltre il pari a Bologna.
Oggi le due milanesi sprecano una grande occasione.
L’Inter rimedia un rocambolesco 3-3 a Verona in casa del fanalino di coda, con una difesa, che dopo essere stata a lungo la migliore del campionato, riesce a prendere tre reti di testa su calci da fermo, e con il reparto difensivo che fa acqua da ormai due mesi.
In queste situazioni mi sembra difficile poter aspirare al terzo posto.
Il Milan sbaglia il triplete, e non riesce a vincere la terza partita consecutiva, dopo il derby e Palermo, non andando oltre un pari con l’Udinese, punito dall’ex Armero.
Troppo poco per ambire ad una rincorsa già di per se difficile.
a cura di Vanni Puzzolo