(v.zagn.) Solo una premessa. Stamattina ho incontrato Nicola Rizzoli, sorridendo gli ho chiesto se fosse veramente infortunato. Si è risentito. Ovviamente, poi abbiamo ricomposto. Però è infortunato veramente.
di Vanni Puzzolo
La partitissima era andata a gonfie vele, Orsato aveva diretto in maniera impeccabile la sfida scudetto Juventus-Napoli, regnava grande euforia alla Can.
Il day-after, purtroppo, si rivelava nefasto.
La seconda partita più importante della giornata era ovviamente Fiorentina-Inter ed era stata, incautamente, affidata all’ultimo minuto a Mazzoleni, dopo il forfait (diplomatico?) di Rizzoli, l’arbitro inizialmente designato per la sfida di Firenze , Orsato, era stato spostato a Torino, così a Firenze era stato chiamato l’arbitro di Bergamo.
Se a Torino è stato un trionfo a Firenze è stato un disastro.
Mazzoleni si è dimostrato bene presto inadeguato, ma se si fossero guardati bene i precedenti non ci voleva molto a capire ce la scelta era infelice .
Messina aveva a disposizione due garanzie: Tagliavento e Valeri, in alternativa Massa, ma Mazzoleni no, non ha come si dice le stimmate del grande arbitro.
Seppur internazionale da anni, impiegato pochissimo in Europa da Collina e sempre per partite di terza fascia .
Il 12 agosto 2012 la Can gli concede la grande occasione : viene impiegato a dirigere la super coppa italiana che si gioca per la prima volta a Pechino: Juventus -Napoli: un disastro. Due espulsioni contro il Napoli, rigore alla fine alla Juventus, che vince 4-2, espulso pure Mazzarri e De Laurentis imbufalito vieta alla squadra di partecipare alla premiazione: una figuraccia in campo internazionale.
Per un anno viene tenuto lontano dal Napoli, l’anno dopo viene rispedito a Napoli, altra bufera: Napoli-Parma 0-1 con polemiche enormi per due gol annullati al Napoli.
Nel 2015 dope due anni viene designato per una partita del Napoli, ma all’ultimo momento per uno strano forfeit viene sostituito da Di Bello.
Il 17 marzo l 2013 viene chiamato a dirigere Pescara-Chievo, alla fine si becca un esposto dal presidente abruzzese Sebastiani il quale lo accusa di avere detto in campo ai giocatori: “Imparate a parlare meglio nei giornali”.
Si capisce bene che Messina con questa designazione ha scherzato con il fuoco: era una partita importantissima e con quoziente di difficoltà 5, il massimo, lui ha fatto semplicemente gli errori che fanno gli arbitri di poca personalità : si è caricato di ammonizioni nel primo tempo, cinque, assurdo.
L’ammonizione di Medel per proteste all’11 del primo tempo per una protesta normalissima è un errore grave: immaginate se lo stesso trattamento venisse riservato, ad esempio, a Bonucci, che per ogni fallo fischiato protesta.
Cari carsi di ammonizioni nel primo tempo significa non avere la giusta personalita’ per imporsi con la voce, con lo sguardo, non a caso Rizzoli e sabato scorso Orsato, per ammonire nel primo tempo devono avvenire cose gravi, sanno che poi nel secondo tempo , quando la partita diventa calda sarà importantissimo non avere il taccuino già pieno.
L’ errore sul l’espulsione di Telles è grave due volte: sbaglia valutazione perché è lontano e non guarda la palla che viene spostata dall’interista, fischia un fallo che non c’è ma non corre subito, come si fa quando si vuole ammonire, poi ascolta le richieste viola e tira fuori il secondo giallo.
Capisce in campo di aver toppato (il quarto uomo lo avvisa ), lui riduce il tempo di recupero a tre minuti (ce ne stavano 5) perché spera di farla franca, se finisce pari, alla fine sono tutti insoddisfatti e contenti (alla Fiorentina aveva in precedenza negato un rigore ), invece è sfortunato l’Inter prende gol e lui va nel pallone completo, le proteste aumentano e trova il modo di cacciare Zarate e poi, a partita finita, anche Kondogbia.
Un disastro assoluto, sarà fermato per due turni, verrà relegato a partire di seconda fascia e probabilmente, a fine anno, dismesso.
Mancini sceglie il silenzio stampa alla fine e sbaglia. Come ha sbagliato a non andare all’incontro del lunedì fra allenatore-capitani e arbitri.
In Italia il silenzio stampa non paga mai, Mancini doveva esporre le sue ragioni, l’Inter avrebbe dovuto fare una protesta ufficiale : evidentemente da Maurinho hanno imparato poco, lui lo faceva di proposito,a prescindere, metteva sempre pressione al direttore di gara.
Cosa che ha fatto Zamparini da vecchio lupo di mare: dopo aver richiamato Iachini per evitare il peggio, ha ben pensato di attaccare subito gli arbitri, mettendo le mani avanti e pescando di procurare vantaggi psicologici alla sua squadra: in Italia questa tattica spesso paga, intanto a Roma avrà sicuramente un arbitro di spessore.