Dicono “vincere aiuta a vincere”, questa volta si può sostenere il contrario, ” perdere, aiuta a vincere,” nel caso dell’Inter, aiuterà, per quanto riguarda la Juventus.
“Inter non ti vergogni?” Anche la Gazzetta dello sport, era esplosa di sdegno dopo la rovinosa sconfitta in Europa Legue contro gli israeliani.
Evidentemente si, si sono vergognati al punto che sono riusciti a rimontare e a battere, con merito, la Juventus, sulla carta, una delle migliori squadre europee, fra l’altro capolista e a punteggio pieno.
Ha vinto l’Inter perché ha avuto l’atteggiamento giusto, ha avuto coraggio nel pressare alto, ha avuto umiltà nell’affrontare ogni contrasto come fosse la cosa più decisiva al mondo, e perché poi, in seguito ha fatto emergere anche una certa qualità, in diversi giocatori, che certo non gli difetta.
La Juventus ha perso perché è stata supponente e presuntuosa.
Ora i giornali si divertiranno a crocifiggere le scelte di Allegri, a dilettare sul mancato impiego di Higuain, su Pjanic schierato regista, e su altre scelte, forse tardive, ma io credo che il modulo non sia mai così decisivo e nemmeno le scelte: conta l’atteggiamento.
La Juventus ha giocato sempre sotto ritmo, con poca rabbia, poca fame, come se avesse già vinto, perché a guardare i nomi di chi giocava e di chi… era in panchina, sembra impossibile non vincere.
Eppure un mio vecchio allenatore mi diceva che per vincere non bastano i nomi, servono pure i … cognomi!
Il fraseggio irridente di Buffon e c., anche con il pressing alto degli interisti sembrava voler dire, noi siamo la Juve e voi non siete un c…
Poi, nonostante una gara giocata male, senza rabbia e senza la giusta cattiveria agonistica, e’ venuto pure il vantaggio a fare pensare che, si in fondo, ” a noi basta poco per vincere” o che tanto alla ” fine vinciamo sempre noi” ma così non è stato, perché il campo, da sempre, da’ e toglie, ma punisce spesso la presunzione .
L’inizio di campionato della Juventus, aveva forse illuso, il fatto di essere già considerati campioni futuri designati, fra i pretendenti alla Champions, ha forse tolto ai giocatori quella fame che li ha sempre contraddistinti,forse si sono convinti che, con poco, vincono sempre, e quindi una corsetta in meno, un contrasto più leggero, tante piccole cose che però, alla fine, fanno la differenza.
Era a punteggio pieno, ma non aveva fatto partite indimenticabili, a parte la prima mezz’ora con il Sassuolo, e già in coppa con il Siviglia, seppur un po’ di sfortuna vi era stata, non era parsa la migliore Juve.
Allegri ha capito, e credo, avranno capito anche Buffon e c., come era successo anno scorso dopo la sconfitta, la quarta, con il Sassuolo, da allora non sbagliarono più un colpo.
Credo che sarà così pure quest’anno , perché la Juventus è una corazzata, fatta per vincere, e non per affondare, ed è ben guidata, ma nel calcio a volte non basta, bisogna avere il giusto atteggiamento, quello che ieri sera, ha fatto la differenza fra Inter e Juventus.
Ps. Mancini qualche giorno fa disse che Toure e Ibrahimovic, sarebbero stati gli unici due giocatori che potevano spostare gli ecquilibri di un campionato, beh, l’ivoriano giace in tribuna e la squadra di Guardiola gioca e vince a meraviglia, lo svedese segna, perché quello lo sa fare bene, ma il suo Manchester grandi firme, perde e gioca male: morale Mancini pensa che siano i singoli che fanno vincere i campionati, io penso che i singoli ti fanno vincere partite, ma il collettivo, il gioco è l’atteggiamento giusto, ti fanno vincere trofei.
Vanni Puzzolo