Qui Roma. La Roma si aggiudica la gara nel festival delle palle – gol (2-1)
Vince la Roma,con un gol a 10 dal termine di Manolas, deviato in rete dalla testa di Icardi, su una punizione provocata stupidamente da Jovetic.
È’ stata la partita delle palle-gol, 10-15 per parte, merito degli attacchi? Non credo, le fase difensiva di ognuna delle due squadre sono assolutamente da rivedere .
Roma in gol già al 5′ ottima sovrapposizione di Peres, e rete di Dzeko che anticipa tutto sul primo palo.
La partita è apertissima Banega prende il palo su tiro da fuori , Salah taglia a fette la difesa nerazzurra ( Santon non lo prende mai) ma si divora per due volte il 2-0.
Nell’altro fronte Candreva, pessima la sua prova, fallisce il gol dell’1-1 da due metri spedendo fuori, e poi colpisce bene al volo ma Szczesny si supera e devia in angolo.
Una partita con più di 20/25 occasioni da rete, che magari esalta il pubblico ma evidenzia, a mio avviso, i grossi limiti difensivi di entrambe le squadre che difficilmente potranno ambire a grossi obiettivi.
Secondo tempo con meno ritmo ma sulla stessa falsa riga.
L’Inter trova il pari alla mezz’ora con il suo uomo migliore Banega che chiude un triangolo con Icardi , finta De Rossi e segna da pochi metri.
Dura poco l’euforia dell’Inter, nella punizione sopra descritta la Roma trova il gol del match.
L’Inter dopo la pessima figura in coppa, trova un’altra sconfitta, pur schierando i suoi uomini migliori, il rientro del talismano Joao Mario( Inter sempre vincente con il portoghese,) questa volta non basta, ma d’altra parte se riesci ad andare sotto sette volte su otto, è normale che non puoi rimontare sempre.
Rimane la squadra si De Boer un cantiere aperto, con l’idea di gioco ma con troppi errori ed imprecisioni( 27 passaggi sbagliati solo nel primo tempo), e con una difesa imbarazzante, dove i terzini sono inguardabili e non presentabili a questi livelli.
Meglio la Roma, per gioco e per idee, molto bene Dzeko, Devastante Salah, ma la difesa ha concesso ancora troppo.
Le distanze con Juventus e Napoli rimangono enormi.
Vanni Puzzolo