Puzzolo. Inter & Juve hanno veramente pareggiato? Oppure una ha vinto e l’altra ha perso? I numeri dicono che…

Massimiliano Allegri , al secondo anno di juve
Massimiliano Allegri, al secondo anno di Juve

Di Vanni Puzzolo

Dal big-match di ieri sera, tre squadre escono sicuramente vittoriose: la Fiorentina che seppur sconfitta al San Paolo mantiene la vetta della classifica, il Napoli che vince l’ennesimo scontro diretto e si avvicina prepotentemente alla vetta, e la Roma che aveva espletato bene la pratica Empoli, tutt’altro che una formalità.

Il pareggio fra Inter e Juve ha scontentato entrambe, ma a mio avviso alla fine ha accontentato tutte, i nerazzurri hanno mantenuto gli otto punti di distacco e soprattutto, hanno dimostrato solidità e sono riusciti a non sfigurare, i bianconeri hanno evitato di precipitare a  -11, quota che ogni   probabilità gli avrebbe fatto svanire  ogni speranza di scudetto.

Ora i numeri: la squadra di Mancini, rinnovata per 8/11, è reduce da uno scadentissimo nono posto, si ritrova oggi ad un punto dalla vetta, con 5 vittorie, due pareggi e una sola sconfitta, bottino che avrebbe sottoscritto anche il più ottimista tifoso nero azzurro .

Parlare di scudetto per l’Inter rimane però un azzardo, primo perché Mancini è solo all’inizio di un percorso di crescita, la solidità difensiva è stata, quasi, raggiunta, ma il gioco ancora latita, e onestamente ci sono squadre più attrezzate per lo scudetto, sarebbe già un buon risultato per la compagine di Thoir rimanere in lotta e magari arrivare nelle prime tre.

Ieri sera la squadra ha tenuto, (termine politico usato quando non vinci le elezioni, ma nemmeno le perdi), quindi si può dire che l’Inter ha vinto (magari qualche tifoso bianconero dissentirà).

La Juve: dopo otto gare si ritrova con più di 10 squadre davanti, ha perso due dei tre scontri diretti (seppure giocati tutto fuori casa), ma non si può dire che abbia avuto un pessimo calendario; Frosinone, Udinese, Bologna in casa, erano gare facili.

Proseguo con i numeri: solo una volta ha tenuto la porta inviolata e ha messo a segno solo 9 reti, pochissime per chi vuole vincere il titolo.

Confidando che in Europa fare meglio di anno scorso significa solo vincere, con le difficoltà del caso, è innegabile che il vero obiettivo era e rimane lo scudetto, ed è altrettanto innegabile che la rimonta doveva partire dal confronto di S.Siro dove, fra l’altro, recuperava tutti i titolatissimi.

In realtà la Juve con l’Inter, poteva si vincere, ma non ha dato l’impressione della squadra che dovrebbe essere per tentare questa ardua rimonta, e, alla fine, il pareggio ci sta tutto e l’Inter non lo ha certo demeritato.

Le correnti di pensiero degli juventini doc non sono omogenee: Vialli crede nella rimonta, Massimo Mauro non ci crede, Buffon, che è sempre molto realista,  dice che pensare allo scudetto ora è utopistico.

D’altra parte se solo due squadre in cento anni di campionato sono state capaci di aggiudicarsi il titolo dopo una partenza così penalizzante un motivo ci sarà.

Ecco perché, a mio modesto avviso, ieri sera la Juve ha perso.

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