Alla faccia di tutti gli opinionisti che continuavano a mettere la Juve fra le pretendenti al titolo e a pronosticare la ” remuntada” , la Juventus perde a Sassuolo la quarta gara su dieci e a fine ottobre e’ definitivamente fuori dai giochi scudetto.
Io in realtà’ ero scettico sulla rimonta della Juve, e lo avevo anche scritto, i numeri erano impietosi, ma soprattutto le prestazioni modeste.
La Juve vera si è vista contro l’Atalanta dove ha vinto è convinto e nel secondo tempo di Milano contro l’Inter, per il resto solo sprazzi di gioco discreto, pochi tiri, pochi gol fatti, diversi subiti, tanti cambi tattici, ma mai una vera identità.
Nel campionato italiano, non basta chiamarsi Juve per vincere le partite, tutte le avversarie sono bene preparate dal punto di vista tattico e se non fai la prestazione rischi di perdere con chiunque.
La Juve dimostra troppo nervosismo, poca tranquillità e poca sicurezza, gli altri anni era spavalda si vedeva che sapeva che giocando la partita l’avrebbe vinta, ora difficilmente va in vantaggio e quando deve rincorrere si innervosisce, perde lucidità, diventa ansiosa, e Allegri stesso rimprovera alla squadra troppe proteste e troppi inutili falli.
Solo due squadre in tanti campionati con i punti della Juve a questo punto sono riuscite a centrare il terzo posto, vitale per i bilanci di tutti i club, quindi la Juve sarà chiamata ad un impresa per raggiungere quel posto e questo porterà energie nervose e fisiche alla Champions unico vero obiettivo prestigioso rimasto.
La qualificazione nei gironi di Champions e’ ad un buon punto, ma non ancora sicura, la trasferta prossima in Germania con il Borussia M. è molto insidiosa perche dopo il cambio di allenatore i tedeschi hanno cambiato marcia e una sconfitta aprirebbe scenari preoccupanti.
Pertanto bene ha fatto Buffon, dimostrandosi leader assoluto di questa squadra, di bandire qualsiasi forma di vittimismo contro gli arbitri, strigliando i compagni e richiamandoli al senso di responsabilità , perché una cosa è certa se dopo 10 gare hai questi punti e questa posizione di classifica la colpa non può essere della classe arbitrale.
testo autoredatto da Vanni Puzzolo
