Da il Giornale di domenica, la Be-Be e la cantera azzurra. Sassuolo e non solo.

La prima stesura del pezzo di domenica sui nuovi talenti, azzurrini e non solo.

Vanni Zagnoli

“Funky gallo, come sono bello questa sera…”. Di fronte all’esultanza di Andrea Belotti viene in mente “Per colpa di chi”, la canzone di Zucchero Fornaciari. Con la doppietta di Pescara, il centravanti del Palermo avvia la rimonta sulla Serbia (3-2) e proietta l’Italia verso i playoff per gli Europei under 21 in Repubblica Ceca: martedì a Castel di Sangro basterà superare Cipro per soffiare il primato al Belgio e restare in corsa per le olimpiadi di Rio 2016.
Ogni volta che l’attaccante bergamasco di 20 anni segna, mima la cresta del gallo con la mano aperta sulla fronte, seguendo il suggerimento di un amico d’infanzia.
Viene paragonato a grandi punte del passato: Christian Vieri, al 70enne Roberto Boninsegna e a Pierluigi Casiraghi. “E’ proprio un centravanti di peso – conferma l’ex ct dell’under -, una prima punta autentica. Basa il suo gioco sulla fisicità, regge il ruolo e in Italia è fra i pochi con quella forza. Ha la possibilità di diventare un ottimo bomber e alla squadra offre tante alternative di gioco”.
E’ proprio l’under dei Be-Be, perchè anche Berardi è appena ventenne e ha le stesse iniziali del cognome. L’esterno del Sassuolo ha segnato il gol decisivo a un quarto d’ora dalla fine, è il primo con l’under perchè la sua ascesa nelle nazionali era stata contrastata dal rigore dell’ex coordinatore Arrigo Sacchi, che non gli aveva perdonato la mancata risposta alla convocazione azzurrina all’indomani della promozione in A con il Sassuolo. Ora che Sacchi si è dimesso, magari Berardi si può rilassare un po’, ha meno paura dei rimproveri. A primavera era stato espulso appena entrato, nel derby con il Parma, il ritorno di Eusebio Di Francesco al posto di Malesani gli aveva restituito serenità e con 16 gol ha costruito alla salvezza degli emiliani.
Un neroverde ha convinto anche al debutto in nazionale: Simone Zaza, 23 anni, neanche è passato dall’under. Ha forza, tecnica e tiro. “Sbaglio ancora troppe conclusioni”. Fuori o parate, come con l’Olanda. Però si è procurato il rigore e l’espulsione che ha chiuso la partita. E’ di Policoro (Matera) e viaggia sulle orme di Franco Selvaggi, unico lucano in nazionale nel calcio moderno, campione del mondo nell’82 con appena 3 presenze.
Berardi e Zaza sono in comproprietà con la Juve, la prossima stagione almeno uno dovrebbe raggiungere Torino, consentendo al Sassuolo di firmare la plusvalenza più sostanziosa della storia: Zaza costerà 14 milioni nel 2015, 18 l’anno successivo; piaceva già a Prandelli che l’aveva convocato per uno stage. I due sono stati protagonisti della prima di campionato, assist di Berardi e vantaggio di Zaza contro il Cagliari.
La cantera azzurra esiste, insomma, soprattutto in avanti, con il 24enne Ciro Immobile e il 23enne Mattia Destro. Conte può anche rinunciare a Balotelli (in fondo appena 24enne), perchè i talenti ci sono e i Be-Be si avviano a diventare riserve di lusso per l’Europeo di Francia 2016. A Siena il ct aveva concesso appena 4 partite a Immobile, prima di farlo cedere dalla Juve al Grosseto, poi al Pescara, al Genoa, al Torino e di lì al Borussia Dortmund. Da ct, invece, gli ha offerto subito una chance, ripagata. Un’altra la reclama pure Borini, 23enne tornato al Liverpool. Era in rosa all’Europeo di Polonia e Ucraina, con l’Italia aveva solo debuttato e firmò il gol che portò l’under alla finale europea, un anno fa. I talenti ci sono, insomma, magari fra questi uno diventerà un campione vero.

 

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