(v.zagn.) La signora Paola torna su questo sito per raccontare un tema sempre di attualità, la prostituzione. Chissà se si è illuminata leggendo il mio pezzo sul doppiopesismo di certe bariste o di alcuni fornai, che sorridono a tempo. E’ un’analisi spietata, di una mamma.
di Paola Bonacini
Prostituzione o meretricio? Ignoranza o furbizia?
La prostituzione ha svariate sfaccettature, proprio come un diamante. Esiste quella del corpo, che anche le ragazzine hanno capito e mettono in atto anche solo per una ricarica telefonica. Attempati maschi approfittano di queste “ricariche” in modo indegno, senza nessun ritegno, credendo le proprie figlie angeli sulla terra. Ad un amico chiesi se sarebbe stato contento di vedere la figlia avere simili comportamenti, ricevendo un “mia figlia? Impossibile…”. Il tempo mi diede ragione.
Le donne più adulte invece hanno svariati scopi, fino al puro divertimento, senza preoccuparsi che al loro fianco ci possa essere un marito o un compagno. Senza voler essere moralista o affine, mi chiedo dove siano finiti il rispetto e l’educazione nella famiglia.
Parlo spesso di questo tema con gli amici che hanno “avventure extra coniugali” sentendosene realizzati, se ne vantano come fanno i pavoni con la loro coda. In ogni luogo cercano come se fosse imposto dalla morale. Hanno una donna ovunque e si credono felici senza pensare che quelle donne a loro volta hanno degli uomini al loro fianco. Che definirei cervi…
Attenzioni uomini a credere che le vostre donne siano tutte sante come le credete!
Una regolare licenza commerciale o artigianale ha un mese di fermo affinché la sua attività possa esercitare. Ma non per tutti, poiché un centro massaggi può esercitare la sua “attività” già dal primo giorno di apertura. In che ramo rientrano i bordelli?
Altra prostituzione è quella sul lavoro: mazzette per avere un accordo di lavoro, di collaborazione, di intervento. Tutti inorridiamo davanti a ciò che si sente dai mass media, tutti pronti ad accusare la società, ma da chi è formata se non da noi?
I nostri politici ed affini sono dei peripatetici? Ma siamo stati noi ad averli eletti. E’ diventato un sistema vendersi. Ci arrabbiamo davanti ai vari processi rubacuori, capiamo che è da sradicare, ma è da noi stessi che deve partire tutta questa pulizia.
Ritengo sempre che il nostro stato rispecchi la famiglia. Se abbiamo mariti e mogli fedifraghi, non portatori di rispetto reciproco, come possiamo pretendere che lo stato, rappresentato dagli stessi uomini, sia diverso dalla prostituzione?
Come possiamo pretendere che gli accordi siano stipulati solo con la parola o una stretta di mano come avveniva un tempo? Qualcosa e qualcuno deve cambiare, così siamo solo dei buffi personaggi che alla faccia degli altri facciamo tutti i nostri porci comodi.