Pasqua di resurrezione, per gli amici giornalisti non più allo stadio Tardini: Gianluca Bacchi Modena (Gazzetta di Parma, Tuttosport), Massimo Torelli (Il Carlino Parma, Il Giorno, la Gazzetta di Parma), Roberto Schianchi (Corriere della Sera), Pino Colombi (radio 24, radio Bruno), Giampaolo Anghinetti; Tiziano Marcheselli, Maurizio Schiaretti e Marco Federici (Gazzetta di Parma); il fotografo Marco Badolati

Tiziano Marcheselli è stato vice e poi capo agli spettacoli de La Gazzetta di Parma
Tiziano Marcheselli è stato vice e poi capo agli spettacoli de La Gazzetta di Parma

 

Non siamo nei giorni di Ognissanti, ma a Pasqua, il pensiero mio va anche a chi non c’è più, in particolare allo stadio Tardini. Lì, dal ’94, sono andato molto spesso, a parte quest’anno.

E’ l’impianto dove ho messo piede più volte, complessivamente, ma aggiungo anche le vigilie a Collecchio e le conferenze stampa allo stadio.

Ebbene, lì ho perso un sacco di amici, in questi 22 anni.

Sapete quanto sia appassionato delle storie dei colleghi: amici, nemici, confidenti, sopportatori, sopportanti miei.

Di Pino Colombi ho parlato spesso, eravamo spesso accanto. Nelle partite importanti si faceva prendere dalla partita, io lo invitavo al fairplay per restare concentrato.

Gianluca Bacchi Modena è scomparso 15 e passa anni fa, era vicecaposervizio alla redazione sportiva de La Gazzetta di Parma, aveva scritto del Parma anche per Tuttosport.

Giampaolo Anghinetti non so per chi collaborasse, era una presenza molto discreta, ne incrociavo lo sguardo all’uscita lungo le scale.

Il fotografo Marco Badolati visto mille volte in sala stampa, scomparso circa 3 anni fa. Era anche alpino, aveva appena 49 anni.

Aveva fatto esperienza con il padre in campo grafico, partì per il servizio militare e a Belluno gli venne affidato l’incarico di fotografo. Dal 1999 inizia a collaborare come fotografo per la Gazzetta di Parma.  Pubblicò il volume di fotografie sull’Adunata ducale: “…un alpino ci sarà sempre”.

E poi naturalmente Roberto Schianchi, già firma parmigiana del Corriere della Sera. Vado a memoria, classe ’56, scomparso diversi anni fa. Indimenticabile. Anche con lui eravamo stati a lungo vicino sui banchi del Tardini, aveva collaborato a lungo per la testata non sportiva più blasonata d’Italia seguendo le orme e naturalmente confrontandosi con il fratello, entrato in Gazzetta un quarto di secolo e passa fa.

Tiziano Marcheselli, già caposervizio spettacoli de La Gazzetta di Parma, idem Maurizio Schiaretti, al cui fianco aveva lavorato a lungo. Schiaretti aveva scritto a lungo per il Guerin Sportivo.

E poi Massimo Torelli, una vita da caposervizio a Carlino Parma, passato in Gazzetta alla chiusura della redazione locale del Carlino. E’ trascorso un decennio e lui fu decisivo per il mio passaggio a professionista, nel ’99.

L’ultima scomparsa è di 3 anni fa, forse, Marco Federici, di Gazzetta di Parma, fra cronaca cittadina e sport. Era un mio sostenitore, professionalmente.

 

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