Qualche considerazione a margine della conferenza stampa di venerdì sera al Tardini e alla mia ospitata a Bar Sport di ieri, visto che non c’è lo spazio per prendere la parola su tutto.
Le argomentazioni di Andrea Schianchi mi colpiscono una volta di più. Sostenere che la nuova proprietà abbia l’obiettivo della serie B per avere il paracadute economico, per guadagnare con il calcio è davvero sorprendente. Piuttosto, se retrocessione sarà, ecco che Rezart Taci potrebbe programmare l’immediata risalita.
Luca Ampollini: “Sento tifosi che ringraziano il presidente per quanto ha fatto. A me pare assurdo”.
Ecco, io sono fra quanti lo ringraziano. Perchè è vero che aveva preso il Parma sgravato di debiti, grazie alla legge Marzano, eppure si è preso dei rischi, ha dedicato 7 anni e mezzo della sua vita alla società, lascia il centro sportivo. La sua presidenza sarà rivalutata nel tempo. Sul piano sportivo ha mantenuto il Parma a livelli eccellenti, certo ha speso troppo. Che la famiglia abbia deciso di non gettare più soldi nel calcio va accettato e rispettato.
Ampollini sostiene che la gestione virtuosa del presidente Luca Campedelli al Chievo è decisamente preferibile. Certo, ma è una filosofia diversa, con salvezze stiracchiate, con gioco difensivo convinto. Ogni anno che il Parma si è battuto per la semplice salvezza, la tifoseria non era per nulla contenta. E’ facile parlare ora.
Il presidente in questi anni si è appellato più volte alla città, per avere aiuto, lì dovevano a mio avviso intervenire gli industriali, affiancarlo, sostenerlo, magari compartecipare al progetto.
Se Leonardi ha corteggiato Rezart Taci, convincendolo a investire nel Parma, va ringraziato. Non vuole uscire da sconfitto, avrebbe tranquillamente potuto lasciare in anticipo, aspettare una nuova occasione, come ha fatto Pantaleo Corvino uscito due anni e mezzo fa dalla Fiorentina, anche per problemi di salute, e rientrato serenamente adesso nel Bologna.
La movimentazione dei 300 giocatori probabilmente si è ritorta contro Leonardi, però è grazie a questa politica che ha firmato una raffica di plusvalenze da record. Borini, Sansone, Pellè, Giovinco, Dzemaili. Dovrei mettermi lì a rivedere tutti i giocatori.
Sento sorridere ai 5 anni di contratto a Gianni Munari, nel Lecce e a Firenze l’ho visto disputare partite eccellenti.
Sostiene Ampollini che con un’altra società Donadoni sarebbe già stato esonerato, può darsi ma non è detto che sarebbe la soluzione. A mio avviso non va tenuto per gratitudine ma perchè dubito ci sia un altro tecnico, sul lungo periodo, che possa fare meglio di lui, in questa rincorsa difficillima alla salvezza.
Peraltro alla mia domanda in conferenza stampa a Leonardi su Donadoni mi aspettavo un sì più convinto, di proseguire a oltranza con il tecnico di due stagioni e mezza memorabili.
Ampollini ha ragione a sostenere che Colomba è stato esonerato per molto meno, ma era una situazione molto diversa. Leonardi non ama cambiare gli allenatori, tre anni fa optò per un Parma più propositivo, che imponesse il suo gioco. Per due stagioni e mezza ha vinto lui, quest’anno senza infortuni e senza la crisi societaria i crociati non si sarebbero staccati così, in classifica.
Richiamare Belfodil è stato l’errore chiave. Gli errori di Leonardi sono stati numerosi, lui stesso ha spiegato di essersi messo in discussione, non vuole essere giudicato per la carriera, per il passato, ma per il presente. Ecco, in 5 anni e mezzo ha azzeccato molto e non ha sbagliato tanto.
Anche irriderlo come ha fatto un tifoso o come ricorda spesso Schianchi per il suo “Riprendiamola”, l’Europa league. Beh, non lo merita. Era un modo per caricare l’ambiente, per ripartire, per riprovarci. Un miracolo era riuscito, ci sono state partite in cui il Parma è stato competitivo. Con la Roma, il Milan, a Palermo, nelle vittorie a Verona con il Chievo e con l’Inter. Non gioca troppo male, anche se al momento è la squadra più debole della serie A.
Paolo Emilio Pacciani sostiene che occorrebbe imitare il Sassuolo, che un anno fa innestò 12 giocatori a gennaio e si salvò. Secondo me ne bastano molti meno, 3-4 di ottimo livello.
E comunque sono sempre per il rispetto dei professionisti, di Ghirardi, di Leonardi. Ai quali imputo la pretesa eccessiva di condizionare i commenti, di mettere la sordina alle critiche. Schianchi sostiene che lo fanno in tanti, ovunque, io non lo credo così tanto. Come a Parma, intendo.
Nel tempo, a freddo, a mio avviso la presidenza Ghirardi sarà rivalutata, è sempre così.
Non credo comunque sia giusto essere prevenuti nei confronti della nuova proprietà. “Pecunia non olent”, dicevano i latini. Andrea Schianchi adombra sospetti sulla provenienza dei capitali di Taci, ha perso una causa con il governo albanese. Il calcio italiano è stato popolato da vari personaggi discussi, già il fatto che accetti di salvare il Parma dal fallimento è apprezzabile.
Sempre Andrea ha gettato lì due nomi di mafiosi acclarati, onestamente eviterei. Non li rifaccio per evitare di espormi io al rischio di querele.
Molti presidenti arrivano dall’estero nel calcio italiano, se in Italia nessuno vuole più investire nel pallone occorre avere pazienza nei confronti di chi da fuori vuole fare affari con il calcio italiano. Perchè, se va bene, si pilota il fallimento e si mantiene la categoria, se va male si rischia di ripartire dalla serie D come il Padova e il Siena.
Apprezzo l’intervento di Vanni ZAGNOLI per la sua approfondita analisi ! Nell’ultimo decennio, la città “industriale-finanziaria” (messa in ginocchio anche da una gravissima crisi politica) non ha potuto occuparsi del PARMA F.C. Sicché il giovane presidente GHIRARDI (costretto ad operare in “solitudine”) va RINGRAZIATO per le belle stagioni di serie A regalate ai tifosi parmigiani.