(v.zagn.) Per celebrare il bronzo olimpico, pubblico l’intervista di 5 anni fa uscita su Il Giornale. Il ct Campagna raccontava il mondiale vinto a Shanghai. Era il luglio 2011
di Vanni Zagnoli
L’ultima, vera nazionale campione del mondo era stata l’Italia di Lippi, 5 anni fa in Germania. Sabato la pallanuoto, con un ct appassionatissimo di calcio. Sandro Campagna, 48 anni, conquistò l’iride nel ’94, a Roma, mentre all’epoca del primo mondiale del settebello, a Berlino ‘78, già era in attività.
Coach, Stefano Tempesti è il miglior portiere in circolazione, il suo valore va molto al di là di Buffon e della vostra disciplina.
“Allora vi dico che il difensore Gitto è il nostro Cannavaro. A centrovasca, Deni Fiorentini è l’uomo di contenimento, come Ambrosini per il Milan, mentre Maurizio Felugo ha il ruolo di Pirlo”.
E il tridente?
“A destra Pietro Figlioli, nato in Brasile da padre australiano, è un tiratore formidabile”.
Fa venire in mente le punizioni di Cristiano Ronaldo.
“L’attaccante mancino Valentino Gallo è come Vargas, il peruviano della Fiorentina, che ho seguito in Copa America. E il centroboa Matteo Aicardi è stato come Toni nel 2006”.
A chi si sente più vicino, tra gli allenatori-guru dello sport italiano?
“Caratterialmente a Ratko Rudic”.
Dunque è un duro, con i giocatori.
“Sul piano tattico a Sacchi, mi sono state utili le sue lezioni ai noi tecnici olimpici. Cerco di dare un gioco diverso all’Italia, esattamente come fece lui”.
Perdendo ai rigori con il Brasile il Mondiale ’94.
“Soprattutto ammiravo il suo Milan, il pressing e la coralità della manovra”.
La forza della sua Italia però è la difesa: un gol concesso alla Croazia in semifinale nell’intero primo tempo, uno su retropassaggio sbagliato nel primo quarto della finale.
“Abbiamo contenuto gli avversari, come facevano Tassotti, Costacurta, Baresi e Maldini. Arrigo mi ha spiegato come amalgamò Gullit, Van Basten e Baresi”.
Julio Velasco (Inter e Lazio) e Gian Paolo Montali (Juve e Roma) lasciarono la panchina del volley per fare i dirigenti calcistici, venendo respinti.
“Io lascerei il bordo vasca solo per andare alla Juve, ne sono tifosissimo”.
Il basket digiuna dall’Europeo ’99, il volley dal 2005, la pallavolo femminile domina solo in campo continentale. Dopo 44 anni Prandelli riporterà l’Europeo in Italia?
“Tifo per lui. Apprezzo il suo stile, è un educatore. Pure io insegno l’etica: è fondamentale, alla lunga produce risultati”.
Gli ori di Shanghai vengono ricompensati con 20mila euro lordi, gli argenti 12,5, il bronzo vale 7,5. Campagna quanto ha accumulato, con la sua vita in acqua?
“Abbastanza per vivere bene”.
Il vostro successo e la doppietta di Federica Pellegrini hanno catturato l’attenzione del Presidente della Repubblica.
“Lo ringraziamo per la stima e il sostegno, ci ha fatto sentire partecipi dei 150 anni dell’Unità. Quando si fa squadra, tutto più accadere, in un momento di grande divisione e individualismo, anche politico. Questo oro è per Napolitano, caposquadra del paese”.
Euforici soprattutto i 4 oriundi. Mamma ungherese, Giorgetti andrà in pellegrinaggio a Medjugorje. Per Amaury Perez, cubano di Rende, 35 anni, “non ci possono essere tre Italie”, tant’è che il suocero gli ha insegnato a cantare l’inno.
“Il gruppo regge tranquillamente sino a Londra 2012, ho altri 6 elementi reclutabili. L’oro avrà una ricaduta positiva tangibile sul movimento. Nell’ultima serie A metà squadre erano liguri, contiamo di coinvolgere sempre più regioni”.
A cura di Valmore Fornaroli