Non è la Champions della Lazio, perde 3-0 a Leverkusen. I tedeschi confermano la superiorità, ma c’era un rigore per i biancocelesti e l’espulsione di Mauricio è eccessiva

 

Pioli e Benitez sono accomunati dall'uscita nel preliminare di Champions league.
Pioli e Benitez sono accomunati dall’uscita nel preliminare di Champions league.

di Vanni Zagnoli

La Lazio è fuori dalla Champions, finirà nella fase a gironi di Europa league, dunque vanifica la grande rincorsa della scorsa stagione, quando per un mese fu l’antiJuve.

A Leverkusen perde 3-0, dopo l’1-0 colto all’Olimpico, meritava un gol in virtù del buon primo tempo.

Come gioco e occasioni era partita bene, fra l’altro ci stava il rigore su Keita, trattenuto e poi c’era un tocco di mano. Il Bayer ha tre opportunità, coglie la traversa con Kiessling, di testa, e segna al 40’ sfruttando l’errore di De Vrji, realizza Calahnoglu.

 

Alla ripresa, raddoppia Mehmedi (3’), lì sbaglia Mauricio, espulso a metà ripresa per doppia ammonizione, il primo cartellino giallo però non c’era.

E all’89’ il tris di Bellarabi in contropiede.

La squadra di Pioli aveva colpito due pali all’andata, i tedeschi si sono confermati superiori però nel computo dei 180′ ci stavano i tempi supplementari. I biancocelesti confermano i limiti difensivi evidenziati dalle italiane in Europa, in particolare nel preliminare di Champions.

Escono come il Napoli un anno fa, contro una squadra di prestigio (a Benitez fu fatale l’Athletic Bilbao).

In questo decennio, solo un’italiana ha passato il playoff, il Milan contro il Psv: due le eliminazioni subite in sequenza dall’Udinese, poi le uscite di Udinese e Napoli.

Tutto questo mentre il calcio spagnolo avrà 5 squadre nella fase a gironi.

 

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