https://luciogiordano.wordpress.com/2015/08/18/calcio-non-e-il-parma-che-vorrei/
Non è il Parma che vorrei, siamo lontani. Serviva costruire un Parma subito da Lega Pro e innestare ogni anno 2-4 elementi per tornare al più presto in serie A, mi pare siamo lontani.
La serie D si può vincere anche con una rosa modesta, per ora ci sono unicamente due giocatori che conosco, Musetti, ex Cremonese, e Lauria, ex Avellino, avversario della Reggiana nei playoff per la promozione in serie B, 10 anni fa.
Il calcio biologico, l’etica, tutto quanto propone la nuova società è bellissimo. Però il calcio si fa anche di risultati, di programmi, questo mi pare troppo minimalista.
Auspico una proprietà solida e generosa, che nel calcio investa. Dunque, avrei allestito una rosa da 18 uomini – non servono troppi – già da Lega Pro, per battere ogni record di serie D. Record difficillimi da battere: ricordo la Cavese di Mario Somma, un decennio e passa fa, ma pure la Maceratese, quest’anno.
Il campionato di serie D sarebbe da stravincere, con questi uomini invece Apolloni faticherà.
Risalito in Lega Pro, servirebbe, di nuovo, un Parma da serie B, innestando 2-4 uomini per vincere il campionato. Difficillimo, peraltro, di nuovo, con soli 4 posti utili per un totale di 3 gironi, ovvero 54 squadre.
Una volta risalito in B, di nuovo, supersquadra per essere promossi senza playoff.
Una volta risalito in A, squadra da semplice salvezza, alla Chievo Verona.
Questo sarebbe l’auspicio da parte di tutti, siamo partiti con un budget troppo esiguo.
Da serie B c’è Apolloni, che in B aveva fatto bene con il Modena. A Grosseto è stato esonerato subito da Camilli, alla Reggiana è andato male, in Slovenia ha fatto benissimo e non si capisce perchè sia stato avvicendato.
Comunque, in bocca al lupo, Parma, a prescindere.
