Nessun fiocco di neve scenderà su Rio. Fiocco è il soprannome di Valentina Diouf (in copertina), 23 anni, la stella della nostra pallavolo, dal quarto posto mondiale di due anni fa, a Milano. Mise a terra 31 punti proprio contro il Brasile, bronzo, e divenne personaggio, con quei 2 metri e 02 di classe, da opposto.
Era tra le 12 selezionate, ieri il ripensamento del ct Bonitta. “Lunedì – spiega il ct – ho comunicato i nomi per ottemperare alle scadenze del Coni, la Fivb permette di cambiare sino al 3 agosto, avrei deciso alla chiusura del collegiale, venerdì”. E così in mattinata le invia l’sms per anticipare l’esclusione, poi gliela spiega al telefono. “Decisione tecnica, non comportamentale o fisica. Scelgo Alessia Gennari, in recupero dall’operazione al ginocchio, perchè è duttile e utile in difesa e ricezione”.
Valentina entrava così in ballottaggio con Nadia Centoni e il ct le ha preferito la 35enne dagli occhi spiritati. Diouf era stata esclusa anche dalla (facile) qualificazione olimpica di Tokyo, a maggio, da un anno è meno continua. Bonitta venne criticato pure nel 2002, quando lasciò a casa Maurizia Cacciatori, la star dell’epoca, per poi vincere quel mondiale. E alla vigilia del successivo furono le azzurre a ottenerne il licenziamento. L’altra icona, Francesca Piccinini, a 37 anni inseguiva la 5^ olimpiade, tantopiù da topscorer nella finale di Champions league, con Casalmaggiore, ma al torneo in Giappone entrò raramente: “Lo spazio non corrisponde alle mie aspettative e a quanto penso di rappresentare, perciò chiudo con la nazionale”.
Ora il taglio della più amata del volley, che su instagram risponde alle (poche) critiche: “Ogni volta che mi dite “macchinosa”, lenta, scarsa o in calo, alimentate solo la mia voglia di riscatto”.
Vanni Zagnoli