Reggio Emilia
E’ un Dybala da record, anche sul piano realizzativo, con 8 gol in 4 gare. “Basta paragoni con Messi – obietta – io sono Paulo Dybala e voglio essere questo”. E’ alla seconda doppietta in sequenza in A, si sfila dal dualismo con Leo: “Giocatore immenso, ma io voglio i miei gol, i miei trofei e le mie partite. Lui ha vinto 5 palloni d’oro, fatto cose inedite per la storia del calcio. Non mi sembra assurdo il paragone, io voglio essere me stesso: felice per le doppiette e avevo due gol segnati già con l’Argentina”.
A punteggio pieno, magari meno folgorante del Napoli, però sempre da Juve e in poleposition. “Siamo sempre stati veri – spiega Allegri -. A Barcellona puoi anche perdere: avevamo fatto un buon primo tempo, nel secondo allentiamo la presa e ci siamo disordinati. E’ avvenuto anche oggi sul 2-0, non dovevamo subire gol. In alcuni momenti può capitare un calo tensione, non bisogna disurnici, anzi raccoglierci”.
Allegri è come uno riequilibratore, va contro il sentire comune e allora incita Higuain e tiene umile Dybala. “Non deve pensare al gol che non arriva, perché più lo cerca, meno lo trova. Dovremo cercare di distribuire di più i gol di Paulo: deve fare meglio quando andiamo in vantaggio, perchè spesso ci incartiamo un po’, invece dobbiamo spingere”.
Blaise Matuidi piace, accanto a Pjanic. “E posso migliorare – spiega il francese -, mi sto adattando. Abbiamo giocato una buona gara, tantopiù che scendere in campo alla mezza è sempre particolare. Nessuna sfida è mai facile, siamo stati bravi a vincere”. Anche l’ex Psg è ammaliato da Dybala. “Giocatore di classe mondiale. Io faccio il massimo ogni weekend, imparo a conoscere i compagni e il campionato”.
In serie A è troppo più comodo, facile, rispetto alla coppa. “Dipende molto dall’approccio alla partita. Dobbiamo reagire anche in Europa e vincere”. Il resto è festa Juve, un bagno di sorrisi e Allegri che considera il Milan. “Non è fuori dalla lotta scudetto”.
v.zagn.