Reggio Emilia
Il pomeriggio mediopadano ipoteca il 33° scudetto della Juve, più i 2 revocati. La partita neanche lascia margine all’ironia, alle illazioni sugli interrogatori del presidente Agnelli, la settimana juventina inattesa a livello di magistratura si chiude con il nuovo trionfo bianconero. Non è solo questione di Juventus stadium, perchè l’uno-due stende la Lazio e il Milan, ieri il Sassuolo, solo i rossoneri riaprono la partita, Eusebio non ha la forza. “Non c’è stata partita – ammette -, ho troppi uomini non in condizione, dopo gli infortuni. E l’impostazione dal basso dei centrali è impressionante, la vorrei anch’io”.
Di Francesco analizza gli errori. “Il tacco di Mandzukic sul primo gol andava assorbito meglio”. Taglia fuori Antei, Cannavaro chiude su Alex Sandro e Acerbi è lontano da Higuain, capocannoniere senza rigori nonostante la copa America e il sovrappeso e le esclusioni iniziali. L’argentino avvicina il raddoppio, lo propizia rubando palla a Paolo Cannavaro, crossa da sinistra, Dybala finge di calciare, fa velo, si diceva una volta, e Khedira conclude da campione del mondo. Tedesco nella facilità di calcio e applicazione. I sassolini hanno preso la balla, sono disorientati come se avessero bevuto il liquore del paese ceramico. Non è questione di aprirsi di fronte alla Juve per l’amicizia fra gli ad, Marotta e l’allievo Carnevali, è una sperequazione di forze e rendimento, 5 contro 7,5, perchè la Juve neanche infierisce. Cuadrado rientra da destra, il mancino di Paulo Dybala va sul palo. Buffon dà soddisfazione ai Drughi che ne festeggiano i 39 anni (“Da supereroe”), si oppone a Politano e a Matri, riflessi, addominali e mani valgono i record, può resistere come titolare almeno sino a Euro 2020, a 42 anni, superando Zoff. Ma forse anche per Qatar 2022 e parliamo seriamente. In fondo Totti…
Già, nella città del primo tricolore l’interesse dei 22mila è per smartphone, il 3-2 della Sampdoria cattura più di tre quarti di partita, del 4-2-3-1 reciproco che a tratti diventa 4-3-3. Mandzukic si industria molto a contenere, come con l’Atalanta, il doppio regista piemontese travolge i romani Aquilani e Mazzitelli, Lichtsteiner allontana il rientro di Dani Alves, in panchina dopo un mese e mezzo, e Alex Sandro non ha più rivali, con la cessione di Evra. L’attacco a 4 stelle fa accarezzare la 4^ stella, in prospettiva, ma in Europa reggerà?
Va beh, sì, c’è anche una nota stonata, quella stretta di mano rifiutata da Dybala ad Allegri. “Ma ci può stare di essere arrabbiati per il cambio”. La Joya è un vero gioiello, vorrebbe brillare sempre, tantopiù che sta per firmare il prolungamento del contratto. La superiorità bianconera in A non ha eguali fra i grandi campionati, il Bayern si accinge al 5° scudetto in sequenza ma è molto più contrastato e in Europa con Guardiola ha sempre fallito. L’ad Marotta e il ds Paratici costruiscono una rosa da mondiale per club, per Andrea Agnelli, i due cicli di Marcello Lippi sono replicabili anche in Champions, da Conte ad Allegri la superiorità è aumentata, con attenzione anche alla coppa Italia. Ah, in panchina c’è un’altra Juve, una seconda Juve, che forse vincerebbe pure lo scudetto. Pjaca gioca un quarto d’ora, Rincon 7’, saranno utili nelle grandi sfide. Il Porto ha triturato la Roma all’Olimpico, in agosto, ma basta questa Juve per domarlo. Con l’Inter, invece, domenica sera rischia di pareggiare.
Vanni Zagnoli
Sassuolo-Juventus 0-2
GOL: pt 9′ Higuain, 25′ Khedira.
SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli 6; Antei 5, Cannavaro 4,5, Acerbi 5,5, Peluso 5,5; Aquilani 5, Mazzitelli 5,5 (12′ st Duncan 6); Berardi 5, Pellegrini 5 (12′ st Defrel 5), Politano 5,5; Matri 5 (30′ st Ragusa 5,5). All. Di Francesco.
JUVENTUS: (4-2-3-1): Buffon 6,5; Lichtsteiner 6,5, Bonucci 6,5, Chiellini 6,5, Alex Sandro 7; Khedira 7, Pjanic 6,5; Cuadrado 7 (37′ st Rincon sv), Dybala 7 (32′ st Pjaca 6), Mandzukic 7,5; Higuain 7. All. Allegri.
Arbitro: Doveri di Roma 7.
Note: ammoniti: Politano, Mazzitelli, Pjanic, Peluso per gioco scorretto.
Angoli: 5-6. Recupero: pt 3’, st 4′. Spettatori: 22 mila.