Il Messaggero, lo speciale Europa league. Sassuolo, leggenda Magnanelli, dalla serie C2 alle coppe in 11 anni. Squadra giovane, girone abbordabile, stadio di proprietà e sodalizio con il basket vicecampione d’Italia

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Sassuolo-Athletic Bilbabo Incontro di Europa league.

Sassuolo

I neroverdi arrivano in Europa dopo appena 2 campionati di serie C1, 5 di B e 3 di serie A. E’ un record, per il calcio italiano. La formazione di Eusebio Di Francesco debutta in Europa, al pari delle turche Konyaspor e Osmanlispor.

E’ da primato la parabola di Francesco Magnanelli, 31 anni (in copertina), al Sassuolo dal 2005, dalla C2, e sempre più capitano. Per la squadra del patron Giorgio Squinzi il girone non è impossibile: è favorito l’Athletic Bilbao, gli emiliani dovrebbero giocarsi la seconda piazza con il Genk, squadra belga, mentre il Rapid Vienna è meno accreditato. L’approdo a questa fase è stato sicuro, con i complessivi 4-1 rifilati al Lucerna e alla Stella Rossa, a suggello di un’estate trionfale.

Con i baschi mancheranno Berardi, infortunatosi contro il Pescara, e Sensi, il centrocampista in orbita juventina fuori sino a dicembre. Nella lista Uefa del Sassuolo sono 9 i giocatori nati nel 1992 o dopo, a dimostrazione della politica dei giovani portata avanti dal ds Angelozzi. Il potenziale è da ottavi, tantopiù con gli arrivi di Ricci, dalla Roma, e di Ragusa.

L’Europa porta un’invasione di colori e allegria, a Reggio Emilia, il tifo straniero sovrasta sempre quello dei modenesi e vivacizza una città vicecampione d’Italia, con il basket.

Vanni Zagnoli

A cura di Giangabriele Perre

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