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di Vanni Zagnoli
Sassuolo
I neroverdi sono un po’ una succursale della Juve, in virtù della grande amicizia fra i due amministratori delegati, Marotta e Carnevali. Berardi per due volte l’ha rifiutata, domani e contro l’Athletic Bilbao non ci sarà, ma non sarebbe andato all’Inter, per evitare unl sgarbo alla Vecchia Signora. Un anno fa, Zaza si trasferì a Torino, adesso è al West Ham, in Emilia sono arrivati il regista Sensi, a lungo seguito dalla Juve, e l’esterno destro Lirola, vicecampione d’Italia con i bianconeri e ora alternativa di Gazzola.
Il Sassuolo è partito in pullman dallo stadio Ricci e poi in treno dalla fermata mediopadana di Reggio. Di Francesco potrebbe rilanciare dal primo minuto Simone Missiroli, primattore della scorsa stagione sino a marzo e poi angustiato da problemi fisici. Un anno fa, all’andata, incise nell’1-0 che portò la Juve a -12 dalla Roma, prima della serie record con 26 vittorie su 28 gare. Diversamente sarà confermato Biondini ma ha qualche chance pure Pellegrini, a segno nel 3-0 ad Andorra, con l’under 21. A sinistra Duncan, in avanti Matri, motivatissimo ex, contornato da due fra Politano, Ragusa e Ricci.
“La Juve – spiega Di Francesco – ha compiuto determinati investimenti e possiede tanta qualità, inevitabile che questa si veda sul campo. Dovremo essere bravi con la nostra mentalità, pur sapendo di affrontare una corazzata. Si va sempre in campo per cercare di fare grandi cose, serve però umiltà. Siamo in un buon momento, di condizione e psicologico, lavoriamo di squadra, per rimanere compatti e più corti possibili, per arginare le qualità individuali e le loro molte soluzioni: sugli esterni, davanti. Alex Sandro sarà uno dei migliori al mondo, in futuro. A destra possono scegliere fra Dani Alves, Cuadrado e Licthsteiner”.
Defrel riposa, tornerà giovedì con l’Athletic Bilbao. “Per scegliere la formazione terrò conto delle tre partite in una settimana. La notte porta consiglio, amo questa frase, è pure fortunata. Prepariamo questo anticipo nel modo giusto, chi gioca lo disputerà alla grande. Missiroli? E’ a disposizione, ma non gioca da tanto e viene da un infortunio lunghissimo. Può anche cominciare dal primo minuto, le sorprese sono sempre dietro l’angolo”.
Il Sassuolo si sarebbe presentato a Torino da capolista, se il tesseramento di Ragusa fosse andato a buon fine, per la gara con il Pescara, di qui la sconfitta a tavolino.
“Ha creato malumori – osserva Eusebio Di Francesco -, voglio però evitare l’argomento. Per quanto abbiamo speso in campo, abbiamo conquistato due vittorie, ora peraltro non guardo la classifica”.
I neroverdi hanno perso Nicola Sansone, già a segno al Villarreal, dov’è approdato per 14 milioni. Un anno fa, al Mapei, aveva abbattuto Buffon su punizione.
“Per noi è stato un determinante, non aveva segnato tantissimo ma furono gol importanti. Mi auguro di sostituirlo al meglio con i nuovi o con lo stesso Politano, perchè devono determinare qualcosa in più. Ha deciso di andare in Spagna, per ora non si è vista tanta differenza, in quel ruolo”.
Nei tre anni di serie A, il Sassuolo ha strappato punti su ogni campo, solo allo Juventus stadium non c’è riuscito. “Mi piace parlare di idea vincente, non significa per forza vincere, ma portare avanti un progetto, inseguendo una crescita generale”.
Infine la raccomandazione al figlio Federico, dopo i primi gol in under 21. “Ha fatto molto bene, ma gli ho spiegato che nel calcio non si smette mai di dimostrare. Rimanere ad alti livelli è più difficile che arrivarci, lui ora deve fare questo”.
A cura di Valmore Fornaroli