Reggio Emilia
Ieri Massimiliano Carlini ha spiegato l’addio al Frosinone, in conferenza stampa, alla Reggiana. Dov’è arrivato da poche settimane e ha impattato bene, risolvendo in rovesciata il derby con il Modena.
Carlini, è stata una sua scelta lasciare la Ciociaria?
“Questa domanda è un po’ il mio tallone d’Achille – risponde l’attaccante granata -, perchè purtroppo ci fu un malinteso con il presidente Maurizio Stirpe. Ero rimasto d’accordo con loro che mi avrebbero rinnovato il contratto ogni anno, dopo la promozione. Ero stato uno dei protagonisti, avevo la parola del presidente”.
E allora cosa accadde?
“A giugno l’accordo non era stato ancora rinnovato, feci un post su facebook con cui salutai tutti con l’amaro in bocca. Fu un mio errore, finì su tutti i giornali e il presidente l’indomani fece una conferenza stampa in cui disse che praticamente mi ero fatto fuori da solo”.
Eppure le rimase la speranza di restare…
“Beh, rivelo per la prima volta, ora, che mandai un messaggio a Stirpe, durante il mercato estivo, gli chiesi scusa ma non mi rispose. Tramite addetti ai lavori, venni comunque a sapere che l’sms gli aveva fatto piacere. Al punto che il ds Giannitti venne al mio stabilimento balneare, a Terracina, spiegandomi che avrebbe fatto in modo di aiutarmi a risolvere la situazione”.
Ma non bastò?
“No, perchè al 30 di agosto mi ritrovai ad aspettare il contratto che non arrivava. Mi dissero che non potevano fare niente e allora uscì la possibilità di andare alla Casertana, dove mi hanno fatto un triennale. Volevo ripartire, per cercare di fare qualcosa di buono, perchè restare fermo sarebbe stato deleterio”.
A gennaio l’aveva cercata anche il Fondi?
“Sì, mi avevano offerto due anni e mezzo di contratto, uno in più rispetto alla Reggiana. Ero anche vicino a casa, ma qui mi sono ancora sentito giocatore, con tutto il rispetto per il Fondi. Le ambizioni sono diverse, la piazza ha maggiore tradizione”.
Tornando al Frosinone, Marino come ha fatto a portare i giallazzurri in testa alla serie B?
“Sei-sette undicesimi sono gli stessi della scorsa stagione. Alla fine è un gruppo solido che va avanti da 4-5 anni e proprio questo dimostra che non serve il grande nome. I ragazzi si aiutano in campo, danno sempre tutto. Basta fare gruppo e con buoni giocatori si possono raggiungere obiettivi importanti”.
Vanni Zagnoli