E’ la prima Eurolega di una squadra turca, il Fenerbahce, e anche la prima per Gigi Datome, l’uomo dell’ultima finale scudetto di Roma, 4 anni fa. Mette la firma all’impresa dei gialloblù con tre triple in 5’, da metà del terzo quarto. Coach Obradovic conquista la sua 9^ Eurolega, gli dà fiducia nel secondo tempo e l’ala piccola ex Boston lo ripaga con un totale di 11 punti. Fanno la differenza, assieme a un recupero. Spettacolari anche due stoppate di Udoh, su penetrazioni dell’Olympiacos.
Il capitano azzurro è ora il miglior giocatore italiano nel mondo, imita Basile, che aveva vinto la coppa più importante nel 2009-10, con il Barcellona, e Nando Gentile e Gregor Fucka, altri paisà trionfatori all’estero. L’Eurolega resta in equilibrio per due terzi di gara, sino al crollo degli ellenici, motivato anche dalla serata negativa di Spanoulis, vincitore di 3 edizioni. Finisce 80-64 e per Datome è la consacrazione internazionale, a 30 anni, senza avere sfondato in Nba. “A Istanbul – raccontava – siamo trattati come i calciatori in Italia. Avevo due anni di contratto più l’opzione per il prossimo, penso di restare”.
Al Fenerbahce il gm è il forlivese Maurizio Gherardini, già vicepresidente di Toronto, con Bargnani. I turchi sono alla 3^ final four di fila, come movimento devono qualcosa a Tanjevic, che qui aveva allenato per 3 stagioni, più 7 con la nazionale della mezzaluna. Sarebbe stata una finale ancora più italiana, se Daniel Hackett a dicembre non si fosse rotto un tendine, con la squadra del Pireo.
Vanni Zagnoli