L’integralità del pezzo per Il Messaggero.
MODENA – Il Carpi lascia la serie A, con ogni probabilità. Doveva vincere per arrivare a Udine con due risultati utili, adesso deve chiedere un piacere al Verona.
“Ma non siamo nati ieri – obietta Castori -, siamo realisti, non ingenui da pensare che i giochi siano ancora aperti. C’è un barlume di speranza, ci rendiamo conto della difficoltà dell’ultimo turno. Con la Lazio abbiamo fatto una partita straordinaria per dedizione, giocata sino in fondo: siamo onesti, ci penalizza il risultato. Abbiamo onorato il campionato, la prestazione non è venuta meno, meritiamo rispetto”.
Castori si riferisce al gioco, non tanto all’atteggiamento delle avversarie del Palermo. “Resta la grandissima stagione, nel girone ritorno prima di questa domenica avevamo gli stessi punti della Fiorentina, per una rimonta eccezionale. I numeri non mentono”.
Ha tradito Mbakogu, con due rigori sbagliati nella stessa partita, come accadde a Beccalossi con l’Inter, in Europa. “In due anni non ne aveva sbagliato uno, non era la normalità che se lo facesse parare. Il suo sentimento di rivalsa era comprensibile: “Se non te la senti, fallo tirare a Bianco”, gli ho detto. Abbiamo visto com’è vestita la sfortuna, creando tante pallegol”.
A Palermo, Toni neanche sarà in campo, dà l’addio al calcio in anticipo. “Non replichiamo alle provocazioni”. Zamparini lamentava favori al Carpi: “Chi ci ha aiutato? Fatemi stare zitto, sennò mi devo vendere anche la cuccia del cane…”.
Il ds Romairone parla di “perdite di tempo spudorate della Lazio. Speravamo in un gol della Fiorentina ma la partita era finita in anticipo”.
Vanni Zagnoli