di Vanni Zagnoli
Qui si danno i voti ai colleghi e allora non va bene. No, scherziamo. Dunque, la nuova Unità. A parte che regolarmente contattiamo per whatsapp Marco Bucciantini, il caporedattore e opinionista di Rai3, per scriverci, invano, dunque la nuova Unità va male, è assodato.
“Vende meno della metà rispetto a quando chiuse la seconda volta”, dice un ex redattore, poi collaboratore, che abbiamo incontrato per caso, per la strada.
Comunque, Erasmo De Angelis, che non conoscevo, non è andato bene. Chi la legge la considera l’house organ di Matteo Renzi, ma è normale, in fondo credo fosse così anche il Pci e poi Pds e poi Ds.
Ma il punto è che stato distrutto molto.
L’Unità in Emilia Romagna era una bandiera, in tanti bar, vezzeggiata dagli anziani rossi. Sono cresciuto con quel mito, a metà anni ’90 firmai molto sull’edizione di Reggio, al momento di debuttare sul nazionale, con la Reggiana, il rapporto si interruppe perchè scavalcai le firme storiche, collaboratori, i gemelloni Luigi e Armando Cocconcelli.
La ripresa fu difficile, sul nazionale, allo sport. La ripresa vera fu alla ripartenza, anni 2000, con Ronaldo Pergolini capo dello sport.
Prima, aveva raggiunto belle vette diffusionali con la direzione di Walter Veltroni, Waltere, per un imitatore che ricorda anche mia moglie. Figurine, i vecchi album.
Veltroni è accusato di averla distrutta, per me è un grande. Tant’è che ha fatto il sindaco di Roma e scrive per Il Corriere dello Sport, sempre belle interviste.
Dunque, allora, di nuovo, L’Unità. Molto bene nei primi anni 2000, per me, spazio e anche pezzi pagati benino, poi qualcosa di meno. Bene con Salvatore Maria Righi a capo dello sport, ferrarese gentile, con la direzione di Conchita De Gregorio.
Meno con Massimo Filipponi, poi con Roberto Rossi e Marco Bucciantini quasi nulla: “C’è il rischio che non ti paghino, meglio che concentri altrove le energie”.
Però mi dispiaceva. Due anni fa il party dei 90 anni, tre mesi dopo la chiusura. Un anno fa la ripartenza, in estate, un insigne ex direttore di quotidiano nazionale mi disse: “Vende 4mila copie al giorno”.
Comunque, le collaborazioni non sono aperte, il giornale non è da buttare, anzi.
La redazione è stata dimezzata, rispetto alla chiusura, ora è di nuovo da dimezzare. Dispiace per i colleghi, pure per la mia collaborazione. Che sogno da editorialista, non importa il prezzo.
Arriverà presto Riccardo Luna, ex fido di Italo Cucci al Corriere dello Sport. Un ottimo professionista.
Intanto i colleghi ex Unità, tuttora ufficialmente dipendenti della vecchia editrice, rischiano di non avere la liquidazione, le spettanze, decine di migliaia di euro.
Per carità, a me sono finite collaborazioni per mail, senza grazie. Arrivederci. In bocca al lupo a L’Unità.
La cara, vecchia, dell’Eskimo di Francesco Guccini. “Alcuni audaci in tasca L’Unità”.
Ah, fosse tutta colpa di Conchitina. Devo dire che è bravissima, a scrivere, a Repubblica, ma è troppo bella per essere anche altrettanto brava. Un po’ snob, radical chic. Civettuola. E quello spot in jeans. Purtroppo non lo trovo, in rete.
In copertina, la direttora, nominata nel 2008. ARMOCIDA/INFOPHOTO